
(AGENPARL) – Sat 12 April 2025 Morti sul lavoro, Giovanni Barbera (Prc): “È una strage quotidiana. Lo
Stato è complice con la sua inerzia”
Esprimiamo profondo cordoglio e rabbia per la morte dell’operaio 35enne
deceduto oggi a Palermo, schiacciato da una porta blindata durante un
trasporto. Un’altra vita spezzata sul lavoro, un’altra tragedia che forse
si sarebbe potuta evitare. Spesso le morti sul lavoro non sono il frutto di
“fatalità”: queste morti hanno nomi, cognomi e responsabilità.
L’insicurezza sul lavoro è il prodotto di anni di tagli alla prevenzione,
di controlli insufficienti, di appalti al massimo ribasso e di un sistema
che antepone il profitto alla vita. Nel 2025 non possiamo accettare che si
muoia ancora così, tra l’indifferenza delle istituzioni e il silenzio
colpevole della grande stampa. Lo Stato ha il dovere di garantire che ogni
lavoratore torni a casa vivo alla fine del turno di lavoro. È una strage
silenziosa che non possiamo più tollerare. Ogni vittima sul lavoro è una
ferita alla dignità del Paese. Auspichiamo che le autorità competenti
facciano immediata chiarezza su questo ennesimo incidente mortale sul lavoro”.
Così, in una dichiarazione, Giovanni Barbera della Direzione nazionale di
Rifondazione Comunista.