
(AGENPARL) – Fri 11 April 2025 Firmato a Venezia il protocollo che punta a potenziare le
connessioni tra i centri operativi di Friuli Venezia Giulia,
Veneto e Carinzia
Venezia, 11 apr – La firma del protocollo in materia di
Protezione civile nell’ambito del Gect Euregio senza confini
rafforza la collaborazione fra Friuli Venezia Giulia, Veneto e
Carinzia, mettendo a fattore comune le migliori esperienze
maturate in ambito formativo, dell’innovazione tecnologica e
delle buone pratiche.
Questo, in sintesi, il concetto espresso dall’assessore regionale
alla Protezione civile che oggi a Venezia ha preso parte alla
firma del protocollo, avvenuta a conclusione dell’assemblea del
Gect Euregio senza confini.
Questo accordo – il primo a livello europeo – aumenta le gi?
elevate condizioni di sicurezza garantite oggi ai cittadini,
consentendo il trasferimento diretto dalle diverse celle ai
Numeri unici delle tre regioni. Una procedura che, mettendo in
connessione i centri operativi, permetter? di accelerare e
rendere pi? efficaci gli interventi sul territorio. Il documento
contempla anche le coperture assicurative legate alle attivit?
dei volontari riguardanti tutte le esercitazioni di prevenzione e
i percorsi di formazione. Si tratta di uno sforzo importante a
sostegno di tutti gli operatori di Protezione civile.
Alla base di questa iniziativa la consapevolezza che, in
situazioni di emergenza, l’assistenza reciproca debba essere
quanto mai tempestiva, partendo proprio dalla cooperazione
transfrontaliera nei settori della Protezione civile e del 112
Numero unico per le emergenza (Nue). L’accordo contempla le
attivit? di previsione e di prevenzione di eventi calamitosi, lo
scambio di dati in tempo reale, la condivisione di informazioni,
l’assistenza reciproca e il coordinamento dei soccorsi alle
popolazioni colpite.
Sulla base di questo protocollo le tre Regioni daranno vita a un
sistema informatico che possa automaticamente condividere le
informazioni inerenti le criticit? manifestatesi nei rispettivi
territori, con la possibilit? di richiesta di supporto e di
comunicazione delle risorse – umane e materiali – disponibili e
della definizione delle missioni assegnate alle squadre di
soccorso.
Nel corso dell’iniziativa ? stato anche ricordato il momento
particolare vissuto dal sistema di Protezione civile del Friuli
Venezia Giulia, alla luce del rinvio a giudizio del sindaco di
Preone e di un coordinatore locale con l’accusa di omicidio
colposo per la morte di un volontario a causa del crollo di un
albero.
Per la Giunta regionale, senza mettere in discussione l’operato
della magistratura, va fatta chiarezza su alcuni provvedimenti
normativi riguardanti la responsabilit? dei volontari, persone
che si mettono in gioco per puro spirito di generosit? per il
bene comune.
ARC/RT/al
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