
L’Unione Europea si dice disposta ad aumentare le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Stati Uniti per contribuire a raffreddare le tensioni commerciali con Washington, aggravatesi dopo l’introduzione di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump. Lo ha affermato Dan Jorgensen, commissario europeo per l’Energia e l’Edilizia Abitativa, in un’intervista rilasciata al Financial Times.
“La nostra determinazione a incrementare la capacità rinnovabile non esclude potenziali impegni per acquistare più GNL dagli Stati Uniti,” ha dichiarato Jorgensen, sottolineando però che tali accordi dovranno restare coerenti con gli obiettivi della transizione verde dell’UE.
Il commissario ha ribadito l’importanza delle rinnovabili per abbattere i prezzi dell’energia e ridurre la dipendenza energetica dal gas russo, ma ha anche riconosciuto che, in una fase di tensioni geopolitiche e commerciali, l’Europa deve dimostrarsi flessibile e pronta a cogliere le opportunità offerte dal mercato globale.
“La crisi attuale potrebbe rendere l’Europa ancora più attraente per le imprese internazionali in cerca di stabilità e prevedibilità,” ha aggiunto, facendo riferimento alle recenti turbolenze economiche e alla mossa di Trump del 2 aprile, che ha imposto dazi a beni provenienti da 185 paesi, UE inclusa.
In risposta, l’UE ha approvato un primo pacchetto di contromisure il 9 aprile, con dazi su beni statunitensi per un valore stimato di circa 21 miliardi di euro, che entreranno in vigore il 15 aprile. Tuttavia, il presidente Trump ha annunciato una sospensione temporanea di 90 giorni per quei Paesi pronti a negoziare, pur mantenendo in vigore una tariffa base del 10%.
In questo contesto, il gas liquefatto statunitense potrebbe diventare uno strumento diplomatico oltre che energetico, in una fase in cui la politica commerciale e quella climatica dell’Unione devono trovare nuovi equilibri.