
All’indomani della decisione del Grande Oriente d’Italia di revocare ogni rapporto con il Rito Scozzese Antico ed Accettato, assistiamo con crescente preoccupazione a un proliferare di voci infondate, distorsioni e insinuazioni che meritano una ferma risposta.
Sono notizie fuorvianti, talvolta apertamente calunniose, che rischiano di generare ulteriore confusione e smarrimento tra i Fratelli, già provati da mesi di tensioni. Una delle più insistenti riguarda la presunta nascita imminente di un nuovo Rito Scozzese, privo però di qualunque legittimazione e riconoscimento a livello internazionale. Nonostante ciò, si segnalano tentativi di persuasione nei confronti di alcuni membri, nella speranza di ottenere adesioni ad un progetto privo di storia e di fondamento.
Altrettanto infondata è la voce secondo cui i beni rituali del Rito Scozzese — labari, arredi, insegne — sarebbero di proprietà del Grande Oriente d’Italia. È bene chiarirlo una volta per tutte: il Rito Scozzese e il Grande Oriente sono realtà autonome, con patrimoni giuridicamente distinti. Nessuna delle due ha titolo per avanzare rivendicazioni sull’altra.
Siamo, senza dubbio, davanti a uno dei momenti più difficili nella storia della Massoneria italiana. E tuttavia, il nostro atteggiamento è sempre stato improntato alla disponibilità e al dialogo. Abbiamo cercato una via d’intesa, una soluzione onorevole e pacifica per ricomporre le divergenze. Ma ogni tentativo si è scontrato con un muro.
È proprio nei momenti di crisi che si misura la forza dei principi. Ora più che mai, invito i Fratelli del Rito Scozzese a restare uniti. A non cedere alla tentazione delle polemiche o delle scorciatoie. A mantenere viva quella fiaccola che da oltre due secoli illumina il nostro cammino.
A breve il Supremo Consiglio si riunirà per delineare la linea di condotta da tenere. Lo faremo animati dalla consapevolezza che, come sempre nella nostra storia, supereremo questa prova con dignità, coerenza e spirito fraterno.
Ne usciremo insieme. Da Fratelli. Da Scozzesi.
Giulio Nigro
Sovrano Gran Commendatore del 33° ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato – Giurisdizione Massonica Italiana