
Alla cortese attenzione del Direttore di Agenparl,
Dott. Luigi Camilloni
Oggetto: Riflessioni e aggiornamenti in merito alla situazione interna al G.O.I. e alla Fondazione ad esso collegata
Gentile Direttore,
con riferimento alle recenti pubblicazioni del Vostro giornale e in particolare alle legittime osservazioni sollevate circa il “regime” attualmente al potere nel Grande Oriente d’Italia, nonché alla possibilità di sottoporre a critica ragionata l’attuale ordinamento statutario e gestionale del medesimo, desideriamo rassicurarLa che sono attualmente al vaglio di un pool tecnico le opportune azioni da intraprendere.
Naturalmente, sarà nostra cura informare tempestivamente codesta Direzione in merito agli sviluppi e agli esiti di tale lavoro di analisi e proposta.
Per quanto riguarda la Fondazione collegata al G.O.I., si conferma ufficialmente che la stessa è attualmente sottoposta a vigilanza da parte della Prefettura di Roma. Tuttavia, per rispetto delle attività in corso e delle prerogative dell’organo vigilante, non è possibile aggiungere ulteriori dettagli in merito.
Preme tuttavia evidenziare che, a seguito dell’esame della documentazione finora acquisita, è emersa una perdurante violazione della normativa in materia di adeguati assetti amministrativi e sistemi di verifica interna, così come previsti dalla disciplina vigente per gli enti dotati di personalità giuridica e, a maggior ragione, per quelli inseriti (o richiedenti l’inserimento) nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Anche sotto questo delicato profilo è in corso di definizione un’articolata iniziativa correttiva, attualmente in fase avanzata di elaborazione.
Permetta infine un breve inciso: le violazioni evidenziate nel Vostro ultimo articolo, in particolare:
• l’omesso riscontro da parte del G.O.I. alle PEC inviate dalla Prefettura in merito alla procedura di registrazione al RUNTS;
• il ritardo nel deposito di documentazione obbligatoria (su cui evitiamo, per ora, di entrare nel merito, onde non svelare ciò che dietro le quinte è in lavorazione);
comporteranno, con ogni probabilità, l’irrogazione di sanzioni amministrative da parte del Registro delle Persone Giuridiche, con le relative conseguenze economiche che, è bene sottolinearlo, ricadranno – direttamente – nelle tasche dei fratelli del G.O.I., e non certo su coloro che attualmente esercitano il potere.
In ultimo, desideriamo inviare un messaggio di rassicurazione a chi segue con attenzione e spirito critico questa complessa vicenda: non vi è immobilismo da parte del Fratello Taroni né del gruppo che lo affianca. Le questioni richiedono riflessione, ponderazione e silenziosa determinazione. Nessun proclama, nessuna ostentazione: non è questo il costume dell’Iniziato. Lasciamo tali gesti a coloro che, seppur formalmente in carica, appartengono spiritualmente a un’altra dimensione.
Sarà un percorso lungo, e forse più arduo di quanto finora affrontato.
Ma abbiate fiducia.
E, soprattutto, leggete tra le righe.
Lettera redatta su indicazione riservata di ambienti qualificati vicini all’azione di risanamento interno al G.O.I.