
(AGENPARL) – Wed 09 April 2025 ZANGRILLO “AL LAVORO PER EQUILIBRARE STIPENDI ENTI LOCALI E AMMINISTRAZIONI CENTRALI”
Il titolare della Funzione pubblica rilancia il tema delle differenze retributive tra comparti al VII Congresso nazionale CISL Funzione Pubblica a Firenze
“L’importanza della vostra attività risiede nella capacità di facilitare il dialogo con le istituzioni per garantire a chi compone la macchina dello Stato un ambiente lavorativo che possa davvero essere all’altezza delle aspettative dei 3,2 milioni di donne e uomini che rappresentano la spina dorsale dell’Italia”. È così che il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo si è rivolto questa mattina alla platea del VII Congresso nazionale CISL Funzione Pubblica, che si è svolto a Palazzo dei Congressi di Firenze. Un intervento che, al termine, ha raccolto un lungo e deciso applauso dai delegati presenti in sala.
Tra i temi affrontati dal ministro Zangrillo ci sono i molteplici progetti messi in campo dal Dipartimento della Funzione pubblica, tra i quali il reclutamento, la formazione, il merito e il benessere organizzativo.
Ha ricordato il titolare della Funzione pubblica: “I recenti dati ISTAT rilevano come a febbraio 2025 il tasso di occupazione sia cresciuto al 63%, mentre quello di disoccupazione diminuisce al 5,9%. Dall’insediamento di questo Governo, a ottobre 2022, il numero degli occupati è aumentato di oltre 1 milione. In particolare, negli ultimi due anni la Pubblica amministrazione ha assunto circa 350 mila persone attraverso la pubblicazione di oltre 22 mila bandi e solo nei primi mesi del 2025 sono stati pubblicati oltre 2.500 bandi per quasi 50 mila posizioni”.
Il ministro Zangrillo ha quindi ribadito che l’attenzione del Governo verso la Pubblica amministrazione è e resta alta, avendo stanziato ben 20 miliardi per due tornate contrattuali: 10 miliardi per la tornata 2022-2024 e ulteriori 10 per quella relativa al triennio 2025-2027. Senza dimenticare gli ulteriori 10 miliardi previsti per quella 2028-2030. Un traguardo storico mai raggiunto fino ad oggi che ci permette di dare continuità ai rinnovi contrattuali nonostante il contesto economico piuttosto complicato”.
E sul tema delle differenze retributive tra comparti, il ministro ha spiegato: “Nel decreto-legge PA, ora all’esame della Camera dei deputati, abbiamo introdotto una norma che prevede una progressiva armonizzazione dei trattamenti accessori tra amministrazioni centrali. A questo si aggiunge il DPCM di ripartizione delle somme assegnate per il riequilibrio delle indennità di amministrazione, pubblicato da poco tempo in Gazzetta Ufficiale”.
Per aggiungere subito dopo: “Il nostro impegno non si ferma qui, stiamo lavorando, d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze, per cercare di aiutare gli enti locali nel limitare la fuga dei dipendenti verso le amministrazioni centrali”.