
(AGENPARL) – Wed 09 April 2025 I progetti, presentati oggi a Trieste nell’ambito della
conferenza “EPHyC”, coinvolgono sette realt? scientifiche del
territorio
Trieste, 9 apr – In appena due anni in Friuli Venezia Giulia
sono stati attratti oltre 320 milioni di fondi pubblici
nell’ambito della Strategia regionale per l’idrogeno, vero e
proprio quadro di riferimento per il complesso di azioni e
interventi a favore di questo settore fondamentale per lo
sviluppo del territorio. Risorse significative che stanno
generando un effetto moltiplicatore sull’attrazione di capitali
privati. Per dare impulso a questo percorso la Regione –
impegnata nel conseguire entro il 2045 l’obiettivo europeo della
neutralit? climatica ed energetica – ha approvato una serie di
provvedimenti normativi, investendo direttamente 40 milioni di
euro, 11 milioni dei quali impiegati per realizzare cinque nuove
infrastrutture di ricerca che coinvolgono sette realt?
scientifiche.
Questo, in sintesi, il concetto espresso oggi a Trieste
dall’assessore regionale alla Ricerca, che ha partecipato alla
presentazione dei cinque progetti portati avanti dalle Universit?
di Trieste e Udine, dalla Sissa di Trieste, da Area Science Park,
Sincrotrone, Ogs e Cnr-Iom.
Nel corso dell’incontro ? emerso che, per creare un’economia
basata sulla produzione, trasporto e stoccaggio dell’idrogeno,
fondamentale per la transizione ecologica, la Regione sta
puntando anche sulla valorizzazione del capitale umano.
Per questo finanzier? con circa 5 milioni di euro l’assunzione
nei prossimi tre anni di 26 nuovi ricercatori nella convinzione
che la collaborazione interdisciplinare sia un fattore decisivo
nel raggiungimento di obiettivi scientifici rilevanti.
Durante la presentazione ? stato ribadito che sul tema
dell’idrogeno l’Unione europea riconosce il ruolo chiave giocato
dal Friuli Venezia Giulia dal 2021, a partire dal progetto
transfrontaliero della Valle dell’idrogeno del Nord Adriatico che
la Regione sta implementando in partnership con Slovenia e
Croazia, coinvolgendo istituzioni, atenei, centri di ricerca del
territorio e importanti imprese private.
In linea con gli obiettivi europei in questo settore, la Regione
guarda inoltre con grande interesse allo sviluppo delle future
reti di idrogenodotti in grado di creare un sempre pi? esteso e
ramificato network di pipeline per il trasporto transnazionale di
idrogeno.
I cinque progetti presentati questa mattina hanno tutti una
finalit? comune: la diffusione di tecnologie basate sull’idrogeno
verde, derivante da fonti rinnovabili, come leva significativa
per uno sviluppo maggiormente sostenibile e competitivo del
territorio.
“Fuse” ? l’innovativa infrastruttura di ricerca sperimentale per
identificare e modellizzare i potenziali siti di stoccaggio di
idrogeno nel sottosuolo e i giacimenti naturali di idrogeno
bianco; “I-Campus-H2” ? impegnata nello studio avanzato dei
materiali per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno,
accessibile sia alla comunit? accademica sia all’industria
attraverso una piattaforma online; “H2SmartLab” vuole rendere pi?
efficiente la produzione, lo stoccaggio e l’utilizzo
dell’idrogeno rinnovabile, affiancando a questi processi un
sistema di monitoraggio e gestione avanzato; “E4H2 – Efficiency
for Hydrogen” opera per rendere la filiera dell’idrogeno verde
pi? efficiente e competitiva; “Impact-H2” fa ricerca innovativa
nel campo della decarbonizzazione di combustibili, della
produzione di idrogeno verde e delle tecnologie innovative per lo
stoccaggio e il trasporto di H2.
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