
(AGENPARL) – Tue 08 April 2025 XIV CONGRESSO REGIONALE DELLA FILCA CISL DEL LAZIO
IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI NELLE 5 PROVINCE LAZIALI
RIETI
A Rieti sono stati sottoscritti numerosi ed importanti accordi. L’ultimo in ordine di tempo firmato con
Prefettura di Rieti, Ispettorato del Lavoro e Ferrovie dello Stato, un protocollo di legalità per la
realizzazione della futura linea ferroviaria Passo Corese-Rieti. Ad ottobre scorso poi si è iniziata una serie di
incontri con Anas per degli accordi che riguardano i cantieri che a breve partiranno lungo la Strada Statale
Salaria. Nel 2025 in provincia di Rieti vedremo il completamento di cantieri come quelli del nuovo ponte del
Turano, del sottopasso ferroviario in via Velinia e quelli per il rifacimento del centro storico, che stanno
cambiando volto alla città. Inizieranno cantieri come l’ammodernamento e la messa in sicurezza
dell’Acquedotto del Peschiera con un importo di quasi 2 miliardi di euro. Vedremo inoltre la partenza di
cantieri per il rifacimento della strada statale Salaria a quattro corsie in vari tratti e la presenza di numerosi
cantieri del pnrr. Ma dobbiamo tenere alta la guardia sulla ricostruzione post-sisma. Il dispiacere, il dolore,
la rabbia e la sofferenza di tutte le persone del territorio non deve e non può essere dimenticata.
VITERBO
Anche a Viterbo negli ultimi tre anni il settore delle costruzioni ha subito un aumento esponenziale degli
addetti nelle casse edili. Se da un lato il superbonus è stato da volano per la crescita dell’intero comparto
delle costruzioni, dall’altro grazie ai fondi del PNRR, la Provincia di Viterbo è riuscita ad ottenere fondi per
464,4 milioni di euro con un numero totale di 538 progetti di cui 206 per scuola e cultura e 117 in
infrastrutture. Ma il nostro sistema infrastrutturale registra ancora carenze ataviche: il raddoppio della
cassia bis, il prolungamento della strada Orte-Civitavecchia, il raddoppio della ferrovia Viterbo-Roma e della
Civitavecchia-Capranica-Orte saranno al centro della nostra attività nei confronti delle istituzioni, della
politica, affinchè si rediga un piano strategico di messa a terra dei finanziamenti e dei progetti che le
riguardano.
FROSINONE
In provincia di Frosinone negli ultimi anni il settore edile ha registrato una ripresa significativa. Secondo i
dati della Cassa Edile, si evidenzia un aumento degli addetti da 6500 nel 2021 a 8900 nel 2024. Inoltre si
registra l’incremento di oltre 200 aziende ed una maggiorazione della massa salari da 84 a 101 milioni.
Questi numeri rappresentano un segnale positivo per l’economia locale e ribadiscono il ruolo centrale del
settore edile, che si conferma uno dei principali motori occupazionali del territorio.
Uno degli ultimi significativi investimenti nella nostra provincia è stata l’autostrada A1 .Questa
infrastruttura ha portato ricchezza al territorio, come dimostra la nascita di numerosi agglomerati
industriali proprio nelle sue vicinanze. In questo contesto riteniamo che sia essenziale continuare a
promuovere e realizzare progetti infrastrutturali di grande importanza che oggi fanno fatica a realizzarsi.
FERMATA TAV- La fermata TAV rappresenterebbe un ‘ opportunita’ unica per integrare la provincia di
Frosinone nelle grandi direttrici ferroviarie dell’Alta Velocità italiana. Questo progetto non solo ridurrebbe
le distanze con i principali centri metropolitani come Roma e Napoli, ma trasformerebbe il nostro territorio
in un nodo strategico per il commercio e la logistica.
RIQUALIFICAZIONE DELLA FROSINONE MARE- La Frosinone-Mare è un’arteria vitale per il collegamento del
capoluogo con il litorale tirrenico. La sua riqualificazione e messa in sicurezza è fondamentale per garantire
spostamenti più rapidi e sicuri, nonché per sostenere il turismo ed il commercio tra l’entroterra ed il mare.
STRADA STATALE 630-CASSINO-MARE-Ha un potenziale strategico di grande valore. Potenziarla e metterla
in sicurezza significherebbe creare un corridoio che collega il porto di Gaeta con l’economia dell’entroterra,
dove si trovano i principali distretti industriali della zona sud della provincia.
FERENTINO-SORA- Il completamento di questa arteria sarebbe un passo importane per garantire
collegamenti efficaci tra le aree interne e la rete autostradale. Potrebbe essere ulteriormente valorizzata
con l’integrazione a una possibile fermata TAV.
LATINA
Facendo il raffronto degli ultimi due anni vi è un aumento del quasi 9% degli addetti da 7.675 a 8.431 con
un particolare aumento dei lavoratori immigrati da 704 a 2.385 e con un aumento di oltre 370 aziende, da
1507 a 1876 ed una maggiorazione della massa salari da 81 a 92 milioni. L’assenza di infrastrutture
adeguate rende impervio ogni collegamento sia esso su gomma o su ferro. L’autostrada per sostituire
l’attuale via Pontina, una delle strade più pericolose d’Italia, è ancora un miraggio. Da quasi 30 anni se ne
parla. I progetti della Roma-Latina e della bretella tra Cisterna e Valmontone, che collegherebbe la provincia
all’A1 hanno sempre seguito un percorso parallelo in quanto di fatto legati l’uno all’altro. Sono
infrastrutture fondamentali e per questo chiediamo al più presto il via ai lavori. Sono fermi al palo inoltre
anche i progetti sul porto di Gaeta.
Negli ultimi due anni i lavoratori iscritti alla Cassa Edile sono passati da 32.974 a 43.412, le imprese attive
aumentate da 8.924 a 9.176, oltre 68 milioni maggiorata da 470 a 538 milioni la massa salari. Nonostante
che a Roma vi siano migliaia di cantieri e che la città per il Giubileo si sta trasformando, vi è molto da fare
per la manutenzione delle strade e per la manutenzione del patrimonio scolastico. Lo stato in cui versano le
arterie stradali della città rappresenta di fatto un costo troppo alto per la cittadinanza, anche in termini di
vite umane. Allo stesso modo la manutenzione del patrimonio scolastico è inadeguata. Occorre dare corso
a puntuali e costanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, affidando i lavori con metodo
controllato e trasparente. Ma anche la qualità degli interventi deve mutare: gli interventi stradali non
devono limitarsi alla ripavimentazione dei primi cm di asfalto, ma andare più in profondità. Serve una
strategia più ampia ed organica che riguarda anche e soprattutto la rete municipale. L’85% delle strade
romane (la viabilità secondaria) sono di competenza dei municipi, bisogna dare la possibilità di potersene
occupare, con aumento dei fondi e fornendo loro strumenti di gestione efficaci. Roma merita strade sicure,
degne di una capitale Europea.