
(AGENPARL) – Tue 08 April 2025 XIV CONGRESSO REGIONALE DELLA FILCA CISL DEL LAZIO
L’EDILIZIA NEL LAZIO E’ IN SALUTE MA BISOGNA PENSARE AL FUTURO.
NON E’ UN LAVORO PER GIOVANI. SOLO IL 12% DEGLI OPERAI ISCRITTI ALLA
CASSA EDILE HA MENO DI 30 ANNI. L’EDILIZIA DEVE APRIRE LE PORTE ALLE
NUOVE GENERAZIONI.
Il settore edile nella regione Lazio sta vivendo un periodo positivo
grazie all’ effetto dei cantieri del Giubileo e del PNRR. I dati delle
casse edili in tutte le province ed in Edilcassa del Lazio, confermano
il momento di ripresa del settore. Nel suo intervento
introduttivo il Segretario Generale uscente della Filca Cisl del Lazio,
Attilio Vallocchia, ha messo in evidenza come sia arrivato il momento di
avviare una trattativa per ragionare su un periodo a lungo termine per
non ritornare al passato, perché gli incentivi andranno riducendosi e di
conseguenza ci sarà una contrazione delle riqualificazioni. L’
eccezionale spinta delle opere pubbliche non è in grado di garantire la
tenuta dell’intero mercato e dell’indotto dell’edilizia, ma solo di
attenuarne la decrescita. Per la Filca Cisl del Lazio se oggi il traino
è ancora assicurato dalla spesa del Pnrr, bisogna da subito porre le
premesse per costruire un sistema virtuoso che sappia andare oltre il
2026 ed occorre agganciare la sfida della modernità, i tre grandi asset
di sviluppo di questi anni: la rigenerazione urbana, la transizione
ecologica, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica. Passaggi che
vanno governati insieme, con interventi concertati ed organici. Per
questo occorre impostare il futuro con la programmazione di opere che
garantiscano lavoro stabile per i lavoratori, assicurare alle comunità
la realizzazione di opere moderne, ed il tutto deve essere svolto in
massima sicurezza per i lavoratori. Ma bisogna anche lavorare per il
futuro, cercando di parlare ai giovani. L’età media del settore è sempre
più alta e solamente il 12% di tutti i 71.467 lavoratori iscritti alle
casse edili delle 5 province del Lazio ha meno di 30 anni. Il vero
cambio di passo avverrà quando l’edilizia aprirà finalmente le porte ad
una nuova generazione. Bisogna andare nelle scuole e far avvicinare i
giovani al settore delle costruzioni spiegando loro che il mestiere è
cambiato.
LE CRITICITA’ DEL SETTORE
A fronte di una crescita per il sindacato vi sono tutte le condizioni
per affrontare le grandi problematiche ed ingiustizie presenti nei
cantieri a cominciare dal dumping contrattuale. Serve da parte delle
istituzioni un maggiore controllo per far rispettare tra i cantieri il
contratto nazionale dell’edilizia e, per la sicurezza dei lavoratori,
chiediamo che venga dato il giusto ruolo per la prevenzione ai
Rappresentanti dei Lavoratori della Sicurezza Territoriale. Sono in
aumento i lavoratori stranieri che lavorano nel nostro settore, per loro
chiediamo l’insegnamento della lingua italiana, per consentire di capire
e di conseguenza avvertire e comunicare il pericolo in caso di
emergenza. Un altro tema importante è l’inquadramento dei lavoratori
edili. Oltre il 30% di loro ha la qualifica di operaio comune, il
livello più basso. Un altro dato preoccupante, provocato dalla crisi
ultradecennale iniziata dal 2008 e terminata solamente quattro anni fa,
è la perdita di manodopera specializzata. Mancano e non si trovano
facilmente operai e tecnici specializzati e questo crea un impoverimento
del sistema impresa. Ma ultimamente le imprese hanno difficoltà anche a
trovare operai con un livello più basso. Non tende a diminuire purtroppo
l’ecatombe di incidenti mortali in edilizia. Negli ultimi 10 anni sono
morti 81 operai nel Lazio, 18 di loro avevano oltre 60 anni di età e
sono morti per la maggior parte dei casi per cadute dall’alto. “Un casco
non indossato, un gancio non controllato ed è lì’ che si annida il
pericolo, dove si fa la differenza tra la vita e la morte.” dichiara
Vallocchia. La Filca Cisl del Lazio chiede di creare una sinergia che
metta al centro la tutela dei lavoratori con strategie efficaci, con
iniziative, campagne di sensibilizzazione, progetti mirati ad aumentare
la cultura della sicurezza, inserendo la salute e la sicurezza nei
luoghi di lavoro come materia tra i banchi di scuola. L’ obiettivo è
agire sulla prevenzione, per evitare che accadano ancora infortuni. Per
questo servono nuove assunzioni di ispettori per avere sempre più
verifiche, più risorse per la prevenzione e la formazione, che sia
affidato un ruolo sempre più importante al personale degli enti
bilaterali edili, impegnati quotidianamente sul fronte della prevenzione
in tutti i cantieri della regione. Parliamo di personale qualificato e
competente che va coinvolto per garantire la salute e la sicurezza dei
lavoratori dell’edilizia. Nel Lazio nel settore edile sono 294 gli
operai che hanno perso la vita dal 1999, negli ultimi 4 anni sono morti
8 operai con oltre 60 anni di età. Le cause degli infortuni mortali e
dei tanti incidenti nei cantieri che spesso provocano danni permanenti
ai lavoratori, sono da addebitare ai pochi controlli che si effettuano
tra i cantieri, con un calo delle ispezioni che ha favorito la crescita
del lavoro nero ed irregolare, la permanenza sul lavoro in età avanzata
di operai che all’età di oltre 65 anni ed oltre sono ancora costretti a
salire sui ponteggi e l’applicazione dei contratti diversi da quello
edile, per risparmiare sui costi. Non si può e non si deve morire sul
lavoro.
LE NOSTRE PROPOSTE
La Filca Cisl del Lazio, confermatosi primo sindacato come numero di
iscritti nel settore delle costruzioni del Lazio, chiede più controlli
per contrastare le irregolarità del settore, una normativa più
stringente con sanzioni più severe per chi non rispetta le regole
mettendo a rischio la vita degli operai. Il sistema bilaterale
dell’edilizia resta un modello e riteniamo fondamentale il confronto tra
tutte le parti sociali per un lavoro sinergico in grado di dare risposte
rapide ed efficaci. Insieme a loro stiamo individuando anche percorsi
formativi per quelle competenze che stanno scomparendo dal mondo del
lavoro edile. Dobbiamo lavorare insieme alle scuole edili del Lazio per
fare sempre di più formazione mirata e per diffondere la cultura della
sicurezza e sensibilizzare i lavoratori sulla percezione del rischio.
Solo così riusciremo a garantire la qualità del lavoro, la sicurezza dei
lavoratori e del costruito e la legalità tra i cantieri. L’ impegno
della Filca e della Cisl per la sicurezza trova un segnale concreto
nell’entrata in vigore della patente a crediti dal 1 ottobre 2024. La
patente a crediti non è solo un sistema di controllo, ma uno strumento
di qualificazione del settore. Premia le imprese virtuose, sanziona chi
non rispetta le regole. L’impegno del sindacato sarà quello di vigilare,
affinchè venga applicata correttamente.