
La Regione Sicilia dovrebbe liquidare, ai negozi gluten-free, i buoni celiachia rimasti in sospeso, prima che la piattaforma Celiachi@RL diventi operativa, altrimenti gli arretrati potrebbero rallentare il passaggio al sistema digitale e mettere in discussione la sopravvivenza degli esercizi. Lo chiede Michele Mendola, referente per la Sicilia dell’Associazione Italiana Negozi Celiachia (AINC) e fondatore della community CeliachiaFacile, dopo l’incontro in cui l’Assessorato alla Salute ha presentato la nuova piattaforma. “La piattaforma sviluppata da Aria Spa – commenta Mendola, – è già stata acquisita operativamente in altre Regioni, e i miglioramenti sono innegabili. L’esercente, già nella gestione quotidiana del negozio, non ha più a che fare con i buoni cartacei e non deve più staccare manualmente le fustelle dai prodotti senza glutine”. In Sicilia, inoltre, la piattaforma Celiachi@RL consentirà di risolvere dei problemi annosi sui tempi di rimborso dei buoni. “Attualmente – prosegue il fondatore di CeliachiaFacile, – alcune ASP effettuano il rimborso ai negozi di loro pertinenza territoriale in ritardo, anche due mesi e oltre, a rallentare i tempi sono soprattutto i controlli delle pratiche. Grazie alla piattaforma digitale, la maggior parte di queste operazioni verranno automatizzate con notevole risparmio di mezzi e personale della P.A. Non appena l’esercente accede al budget dell’avente diritto sulla piattaforma regionale, infatti, il software accerta se i prodotti erogati sono corretti e mutuabili, e conferma automaticamente l’erogazione”. La piattaforma digitale consentirà inoltre di eliminare il problema dello split payment dell’Iva in quanto ad ogni erogazione verrà emesso scontrino fiscale: “Oggi – sottolinea ancora Mendola, – i negozianti ottengono dalle Aziende Sanitarie Provinciali (ASP) il rimborso del solo imponibile, ma non dell’Iva. Per quest’ultima, infatti, maturano un credito virtuale che non può essere utilizzato per le esigenze correnti, come l’acquisto dei prodotti o il pagamento delle forniture”. Insomma, secondo il referente per la Sicilia dell’AINC, i vantaggi sono innegabili, ma occorre gestire attentamente questa fase di transizione. “Il timore è che con il lancio della piattaforma digitale, il rimborso dei vecchi buoni cartacei subisca un ulteriore rallentamento. E questo metterebbe a dura prova i negozi specializzati: in media un negozio di alimenti gluten-free accumula buoni per alcune decine di migliaia di euro ogni mese e di certo non è in grado di sostenere ulteriori ritardi. Per questo, chiediamo alla Regione di ridurre i tempi di attesa, in modo da saldare tutte le fatture ‘cartacee’ entro la data di lancio della piattaforma. Altrimenti – conclude Mendola, – si mette a rischio un servizio fondamentale per chi è intollerante al glutine”. È importante sottolineare che l’unica cura per la celiachia è seguire rigorosamente la dieta senza glutine. I prodotti certificati dal Ministero della Salute, inseriti nel Registro Nazionale Alimenti e riconoscibili dal Marchio Ministeriale (tondo e di colore verde), sono sicuri, garantiti ed erogati dal Servizio Sanitario Nazionale tramite i buoni mensili celiachia, offrendo ai celiaci la serenità di gestire al meglio la propria condizione.
