
(AGENPARL) – Tue 25 March 2025 SCUOLA, CASO (M5S): NO AL BAVAGLIO LEGHISTA AGLI INSEGNANTI
Roma, 25 mar. – “La proposta avanzata dal leghista Rossano Sasso di introdurre un “codice etico” per gli insegnanti rappresenta un attacco frontale alla libertà di espressione e al pluralismo all’interno delle istituzioni scolastiche. Questo tentativo di imbavagliare i docenti, mascherato da iniziativa per garantire la neutralità, è in realtà un’operazione autoritaria volta a soffocare il dissenso e a instaurare un clima di paura e autocensura tra gli educatori. È inaccettabile che figure come Sasso, noto per le sue posizioni reazionarie e per l’ossessione nel combattere inesistenti teorie gender, si ergano a giudici dell’idoneità morale degli insegnanti. L’attacco diretto alla docente Gaia Righetto, colpevole solo di esercitare il proprio diritto alla partecipazione politica e sociale, è un esempio lampante di questo clima intimidatorio. Accusare un’insegnante di essere una “nuova Salis” e proporre test attitudinali per valutare l’adeguatezza ideologica dei docenti ricorda metodi propri di regimi autoritari, non di una democrazia. È altresì ridicolo che chi propone di vietare l’insegnamento a chi è condannato, anche solo in primo grado, per qualsiasi reato, sia lo stesso che poi tollera la presenza di figure come Daniela Santanchè al governo. Questa palese ipocrisia svela la vera natura di queste proposte: non una genuina preoccupazione per l’etica nell’istruzione, ma un bieco strumento di controllo politico. Mentre si tenta di zittire gli insegnanti, la scuola pubblica è sotto attacco su più fronti: dimensionamento scolastico, tagli di 8.000 docenti e personale ATA, caos nei concorsi, riforme dannose come la filiera tecnico-professionale e inutili come il liceo del Made in Italy, senza dimenticare l’aumento degli stipendi dei docenti che copre solo un terzo dell’inflazione. Queste misure non solo impoveriscono il sistema educativo, ma minano anche la qualità dell’insegnamento e il futuro delle nuove generazioni. È evidente che l’obiettivo di Sasso e dei suoi sodali sia instaurare un clima di autoritarismo sempre più marcato, dove anche la partecipazione a manifestazioni per i diritti civili o a favore del popolo palestinese diventa motivo di condanna. Questo è un attacco non solo agli insegnanti, ma a tutti coloro che credono in una società libera, inclusiva e democratica. Non possiamo permettere che la scuola diventi terreno di repressione e conformismo. È fondamentale opporsi con fermezza a queste derive autoritarie e difendere con determinazione la libertà di pensiero e di espressione all’interno delle nostre istituzioni educative”.
Così il capogruppo M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle