
(AGENPARL) – Wed 19 March 2025 *Comunicato Stampa del 19 marzo 2025*
“Passata l’emergenza maltempo anche nella provincia di Pistoia, temiamo che
i tempi per contare i danni non siano ancora maturi; ogni evento ‘acuto’
scava un solco più profondo nel tessuto già debole dei territori, i cui
effetti non è facile prevedere.
A onor del vero dobbiamo osservare che il reticolo fluviale ha tutto
sommato retto l’ondata di piena, grazie a interventi più tempestivi e di
maggior incisività; riteniamo che questo sia il frutto dell’esperienza
maturata in occasione dei fatti del novembre 2023, che hanno determinato
una maggior conoscenza del territorio. A questa conoscenza noi, come
sistema di rappresentanza delle imprese industriali, ulteriormente
intendiamo contribuire, mettendo a disposizione delle Regione e di tutti
gli enti interessati lo ‘Studio per la valutazione del rischio idraulico da
collasso arginale in alcune zone delle province di Lucca, Pistoia e Prato”
che nello scorso novembre abbiamo commissionato a Enio Paris, professore
emerito dell’Università di Firenze e membro del Comitato
tecnico-scientifico della Regione Toscana per l’alluvione 2023, e
all’ingegner David Settesoldi. Per Pistoia, sarà oggetto di approfondimento
il tratto del Torrente Agna, che corre dalla via Montalese fino alla
Variante Pratese.
Ma, dicevamo, la preoccupazione maggiore è data dalle frane: sappiamo che da
un punto di vista orografico la provincia di Pistoia presenta una
articolazione piuttosto complessa, e che oltre la metà del territorio
insiste in area montana (44%), e collinare (21%). E’ proprio in questa
parte che si sono verificati il maggior numero di interruzioni viarie e
limitazioni al traffico, smottamenti, situazioni di pericolo per
vegetazione franata sulla sede stradale. Una fragilità così evidente e
diffusa insiste proprio in territori che, dal punto di vista
socio-economico sono più deboli e che rischiano di depauperarsi ancora di
più.
Nella stessa provincia è ormai comunque a rischio l’intero sistema viario
che funge da collegamento fra poli importanti (vedi il San Baronto, già
oggetto di preoccupazione prima delle piogge recenti) o che è alternativo a
una viabilità primaria o secondaria (le strade della nostra alta montagna).
L’appello che rivolgiamo quindi, come Confindustria Toscana Nord, ai
decisori politici è di uscire dalla logica dell’emergenza quando essa si
concretizza, e cominciare a programmare e investire in modo strutturale per
la manutenzione di un sistema infrastrutturale viario che non debba
lasciare indietro nessuna parte di territorio. Noi, come sistema di
rappresentanza delle imprese industriali, monitoriamo cause ed effetti
sulle imprese di questi eventi; e continuiamo a rappresentarne i bisogni a
quanti governano il territorio. Certi che pianificare interventi sia, in
ultimo, più economico che intervenire in urgenza”
Daniele Matteini
Presidente Confindustria Toscana Nord
Per contattare l’ufficio stampa:
In foto: Daniele Matteini
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