
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 **Cani e gatti potranno entrare in strutture sanitarie ed ospedali. Ecco le
regole**
**Giani e Bezzini: “Un passo in avanti nell’umanizzazione delle cure”
/Scritto da Walter Fortini, martedì 18 marzo 2025 alle 11:52/**
Cani e gatti – ma anche altri animali da affezione, se iscritti negli
appositi registri dell’anagrafe animale – potranno entrare nelle strutture
sanitarie toscane, nelle cliniche convenzionate e nelle Rsa. La giunta
regionale individua le linee guida per l’accesso degli animali, nella
convinzione che la visita del ‘compagno’ a quattro zampe o con le ali di
casa, per molti un componente della famiglia a tutti gli effetti, possa
contribuire al benessere fisico e mentale, all’umore e alle relazioni della
persona. Soprattutto nei casi di pazienti di lunga degenza, costretti a
stare lontano dalla propria abitazione per molto tempo.
Con la delibera, presentata dall’assessore al diritto alla salute Simone
Bezzini e fortemente voluta dal presidente Giani, la Toscana fa dunque un
ulteriore passo in avanti nell’attenzione all’umanizzazione delle cure,
estendendo l’esperienza pilota avviata a novembre 2024 dall’Asl Toscana Sud
Est. A questo punto sarà compito delle direzioni sanitarie dei presidi
individuare le procedure per l’accesso degli animali durante gli orari di
visita.
“È un’opportunità che rafforza il nostro impegno per un sistema sanitario
sempre più vicino ai bisogni delle persone” sottolinea il presidente
Giani. “Salute non vuol dire solo assenza di malattie o di infermità –
spiega l’assessore Bezzini -: comprende anche anche il benessere fisico,
mentale e sociale ed è scientificamente comprovato che il contatto con gli
animali apporta benefici significativi al percorso di cura”. “Con questo
atto – conclude – andiamo ad uniformare le misure di accesso degli animali
di affezione”.
Le strutture dovranno disporre di un preciso regolamento interno, da
condividere con il servizio veterinario del territorio. Naturalmente
nell’autorizzare o meno l’ingresso si terrà di conto delle condizioni
cliniche e di salute dei pazienti. La Regione ha comunque già fissato
alcuni punti fermi.
L’accesso sarà ad esempio limitato ad animali in buona salute,
identificati e iscritti all’anagrafe, che dovranno essere muniti di
certificato veterinario redatto non oltre un mese prima e trattati da non
più di trenta giorni e da non meno di tre contro parassiti interni ed
esterni. Una volta entrati nelle strutture, gli animali dovranno essere
permanentemente sotto il controllo e la responsabilità di chi li
accompagna. E’ richiesta una polizza assicurativa.
Il cane dovrà avere al seguito la museruola e dovrà essere condotto al
guinzaglio, lungo non più di un metro e mezzo. Altri animali devono essere
trasportati e custoditi in trasportino. Sono previsti anche corsi per il
personale, su come avvicinare e gestire gli animali.
Studi scientifici hanno verificato che l’interazione con gli animali da
affezioni, con i cani nell’esperimento, aumenta le concentrazioni di
ossitocina, diminuisce i livelli di cortisolo e riduce il rischio di
malattie cardiovascolari.
L’esperienza dell’Asl Toscana sud est
La prima azienda ad aver approvato un regolamento sull’accesso degli
animali nelle proprie strutture era stata l’Asl Toscana Sud Est, a novembre
2024. La procedura individuata prevede che l’accesso, limitato all’orario
di visita, debba essere comunicato almeno ventiquattro ore prima al
personale sanitario. Per gli ospedali deve essere concordato con il
servizio di accoglienza il percorso per raggiungere la saletta di uso
comune dove si svolgerà la visita. In ciascuna struttura è consentita la
presenza di un solo animale per volta e le visite saranno pianificate per
non creare sovrapposizioni. Alcuni reparti sono interdetti: gli animali non
potranno accedere al pronto soccorso, a neonatologia, alle aree
ambulatoriali, di dialisi, di prelievo e di ristoro, nei day hospital e
nelle sale operatorie.