
(AGENPARL) – Tue 18 March 2025 Bonelli dopo audizione di Draghi, “Via dal gas per un’Europa libera e in
pace: autonomia energetica solo attraverso rinnovabili”
“In Europa dobbiamo raggiungere l’autonomia energetica per rispondere al
conflitto globale che si sta delineando, tra dazi, caro energia e una
politica energetica sbagliata dell’Unione Europea. Questo significa
abbandonare il gas, e su questo punto concordiamo con Mario Draghi, che
oggi lo ha detto esplicitamente. Siamo anche d’accordo sul fatto che
l’Unione Europea non poteva limitarsi a fissare gli obiettivi – ovvero le
date di transizione – ma avrebbe dovuto mettere a disposizione strumenti
concreti per raggiungerli. Una cosa, però, è certa: l’autonomia energetica
si ottiene abbandonando il gas. Di uranio e gas non ci sono giacimenti in
Europa e l’autonomia energetica si può costruire solo con le rinnovabili.
Per questo è fondamentale non solo proseguire, ma rafforzare una politica
energetica basata sulle energie rinnovabili, che rappresentano il futuro
per rendere l’Europa più forte dal punto di vista economico, sociale e
occupazionale. Questa è la giusta prospettiva: una strategia che
abbasserebbe il costo dell’energia per famiglie e imprese e renderebbe
l’Europa indipendente dai condizionamenti geopolitici.”
Così il co-portavoce di Europa Verde e parlamentare AVS Angelo Bonelli in
una nota dopo l’audizione di questa mattina dell’ex presidente del
Consiglio Mario Draghi davanti alle commissioni Unione europea, Bilancio e
Industria e agricoltura del Senato e Bilancio.
“Dobbiamo ricordare che gran parte delle guerre nel mondo dipende proprio
dal controllo dei giacimenti di idrocarburi. La Russia, da sola, possiede
47.800 miliardi di metri cubi di gas, una quantità che potrebbe soddisfare
il fabbisogno italiano per i prossimi 700 anni. È evidente, quindi, quanto
sia urgente liberarci dalla dipendenza dal gas per costruire politiche di
pace.
Il governo italiano, invece, continua a rafforzare una politica energetica
basata esclusivamente sul gas, facendo pagare agli italiani bollette
carissime, il doppio o il triplo rispetto ad altri Paesi, e investendo nel
riarmo. La vera domanda è: perché, se l’Europa spende 730 miliardi di euro
in armamenti – più del 60% della Russia – si sente ancora insicura? Il
problema non è spendere di più in armi, ma l’assenza di una vera politica
europea e di un coordinamento efficace. Quello che manca non sono le
risorse, ma un’Europa politica.” conclude Bonelli
UFFICIO STAMPA EUROPA VERDE