
(AGENPARL) – mer 12 marzo 2025 Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il Commissario Straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza
alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016
COMUNICATO STAMPA
DDL RICOSTRUZIONE: CASTELLI, PROVVEDIMENTO STORICO ATTESO DA SEMPRE
ROMA, 12 marzo – “Ringrazio il Governo Meloni e il Ministro Musumeci perché questo è davvero un
provvedimento storico. Lo aspettavamo da sempre, lo aspettavano quei territori che sono stati
danneggiati o che avranno questa sventura”.
Lo ha detto il senatore di Fdi Guido Castelli, Commissario Straordinario al sisma 2016, durante la
dichiarazione di voto al Senato che ha appena votato l’approvazione del Ddl ricostruzione post-calamità.
“Questo Ddl – aggiunge Castelli – esprime un’idea, una volontà contenuta nel programma del Governo
Meloni che mira a far uscire l’Italia da quella che sembrava una condanna, nei casi di calamità, Quella,
cioè, di subire la logica del commissario del giorno dopo, del labirinto delle norme, il patchwork di regole
e ordinanze che hanno accompagnato la nostra necessità di reagire agli eventi catastrofali. Abbiamo scelto
di regolare la materia attraverso un Disegno di legge, entrando nel campo della costruzione parlamentare
del provvedimento ha visto l’accoglimento di 152 proposte migliorative. Si tratta di una misura che
prevede un set amministrativo immediatamente attivabile in caso di emergenza. Le recenti sfide legate al
cambiamento climatico rendono questo atto storico – prosegue – poiché offre uniformità, certezza,
rispetto alla necessità di accelerazione temporale. Uniformità poiché non possono esistere terremotati di
serie A o di serie B. Di fronte a eventi catastrofali tutti devono sapere quali siano le caratteristiche
giuridiche riguardanti il diritto alla ricostruzione, affinché ogni cittadino possa comprendere chiaramente
le proprie garanzie senza ambiguità né confusioni. Abbiamo la certezza che tutto sia migliorabile e la
convinzione di aver fatto fino in fondo il nostro dovere, con l’auspicio che questa legge non servirà mai.
L’Italia è una terra bellissima e fragile, custodisce un patrimonio storico e culturale unico al mondo ma,
ahimè, è tremula perché la placca africana e quella euroasiatica continuano a fronteggiarsi. Ma sappiamo
– conclude Castelli – che il governo Meloni e il Parlamento intero potrà dire di aver fatto sicuramente il
proprio dovere”.
All’interno del provvedimento che ha ricevuto il via libera a Palazzo Madama sono contenuti molti indirizzi
mutuati dall’esperienza del sisma 2016 che, negli ultimi anni, si è sempre più caratterizzato come un
laboratorio e modello post-calamità. Di questi indirizzi ne è esempio la governance multilivello, adottata
nell’Appennino centrale: un efficace strumento di gestione condivisa con i Presidenti di Regioni e i Sindaci.
Così come già avviene nel cratere sisma 2016, anche la legge quadro ha introdotto il principio della
“riparazione” sociale ed economica dei territori colpiti da eventi calamitosi, accanto alla tradizionale
ricostruzione di immobili e infrastrutture. Altri stringenti analogie riguardano i poteri di deroga assegnati
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Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il Commissario Straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza
alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016
al Commissario Straordinario per accelerare o sbloccare, lì dove necessario, gli interventi; il supporto nei
confronti degli enti locali attraverso l’assistenza tecnica nei procedimenti amministrativi (servizio che
viene già reso dagli Uffici della Struttura Commissariale sisma 2016); le misure per la tutela dell’ambiente
(gestione macerie) e le disposizioni in materia di controllo, trasparenza e tutela dei lavoratori.
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