
(AGENPARL) – lun 10 marzo 2025 Sala Stampa Sacro Convento Assisi
Direttore fra Giulio Cesareo, OFMConv
RIVISTA SAN FRANCESCO PATRONO D’ITALIA: REVOIR CIMABUE,
THOMAS BOHL RACCONTA LA MOSTRA DEL LOUVRE
L’intervista e lo speciale sul ruolo delle donne nel numero di marzo uscito oggi
ASSISI (PG), 10 MAR – «Se ci rivolgiamo a Cimabue come ad un artista geniale, uno dei più
grandi della storia dell’arte, ci accorgiamo che incarna il processo di passaggio da un’astrazione,
venuta dal mondo orientale, alla pittura naturalistica». A racchiudere in poche parole la
straordinaria importanza nella storia dell’arte di Cenni di Pepe – meglio conosciuto come Cimabue
– è Thomas Bohl, conservatore del dipartimento di Pittura del Museo del Louvre e curatore della
mostra Revoir Cimabue, Aux origines de la peinture italienne.
È dedicata proprio a uno dei maggiori pittori che ha affrescato la Basilica di San Francesco in Assisi
la sezione Arte del numero di marzo della rivista San Francesco patrono d’Italia, uscita oggi.
Fino al 12 maggio 2025 il Museo parigino ospiterà una mostra che raccoglie oltre 40 opere messe in
dialogo con la Maestà e La Derisione di Cristo, entrambe sottoposte ad un importante restauro
terminato alla fine del 2024. La mostra vuole mettere in luce l’eccezionale novità dello stile di
Cimabue e la straordinaria inventiva con cui rinnovò la pittura, tracciando il racconto affascinante
di un nuovo inizio. Senza dimenticare il forte legame che lega il pittore di Firenze con Assisi e i
francescani.
«Ciò che vorremmo dimostrare con questa esposizione – sottolinea Thomas Bohl – è che
l’importanza di Cimabue è molto di più di essere il “padre di Giotto”, come viene definito. Invece è
stato veramente l’inventore di una pittura nuova e le sue opere meritano uno sguardo acuto, uno
sguardo curioso. Probabilmente è stato un po’ dimenticato dalla storia dell’arte e dall’immaginario
collettivo del grande pubblico».
La Giornata internazionale della donna dell’8 marzo è stata anche l’occasione per dedicare una
riflessione sul ruolo delle donne nella società e nella Chiesa, grazie al contributo della teologa e
docente Cristina Simonelli.
«Non siamo ai primi passi, questo è certo e sono soprattutto le donne a osservarlo. Anzi, uno dei
modi di empowerment – assumere consapevolezza del proprio potenziale – femminile è
rappresentato proprio dalla commemorazione, in senso forte, dei nomi e delle azioni delle donne del
passato. Operazione utile per le giovani donne, che si sentono così parte di un cammino importante,
Seguici online
Sito della Basilica: sanfrancescoassisi.org
Facebook: San Francesco d’Assisi
Canale YouTube liturgico:
@BasilicaSanFrancescodAssisi
Canale WhatsApp:
https://bit.ly/43sFDB0
Podcast Parole Povere:
https://spoti.fi/40TWqwV
Sito della Rivista: sanfrancesco.org
Cortile di Francesco: cortiledifrancesco.it
Instagram: @sanfrancescoassisi
Canale YouTube culturale:
@SanFrancescoAssisi
(Twitter): @francescoassisi
Canale YouTube Cortile di Francesco:
@cortiledifrancesco
Sala Stampa Sacro Convento Assisi
Direttore fra Giulio Cesareo, OFMConv
e necessaria per gli uomini, che sembrano preda di un maleficio: per la maggior parte di essi i nomi
e gli scritti di donne sono come coperti da una nebbia densa, come negli incantesimi, così che non li
vedono neppure».
A questa riflessione si lega la conversazione con Maria Letizia Mannella, Procuratrice Aggiunta
del Quinto dipartimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Con lei, il
focus si è spostato sul grande tema della violenza di genere, a partire dalla legge 19 luglio 2019, n.
69 nota come “Codice Rosso”.
«Se si riflette sul passato – sottolinea la dott.ssa Mannella -, si capisce quanto il percorso sia stato
lungo: basti pensare che il delitto d’onore, previsto dal Codice penale, è stato abrogato solamente
nel 1981. Ciò evidenzia come il Codice Rosso abbia rivoluzionato la mentalità delle persone,
segnando un punto di svolta nel riconoscimento di questi fatti come problemi della società. Ma si
deve continuare, soprattutto nell’ambito dell’educazione: continuare a fare riflettere i giovani sulla
violenza di genere è una tappa importante per il cambiamento».
A partire da questo numero della rivista ha inizio la rubrica dal titolo “Accadde 100 anni fa”: come
nel 1922 la rivista nacque per accompagnare i lettori fino al settimo Centenario della morte di san
Francesco, così, mese per mese, si racconterà quello che accadeva nel 1925, fino ad arrivare al 1926
e, dunque, al 2026, anno dell’ottocentesimo anniversario della morte di san Francesco. Nel primo
numero della rubrica si racconta l’inizio della “medievalizzazione” della città di Assisi in vista della
grande ricorrenza del 1926.
Per abbonarsi alla rivista San Francesco: http://www.sanfrancescoassisi.org/abbonamenti
Il file del numero di marzo della rivista San Francesco Patrono d’Italia è disponibile al link
https://bit.ly/MEDIA_PRESS_KIT
Seguici online
Sito della Basilica: sanfrancescoassisi.org
Facebook: San Francesco d’Assisi
Canale YouTube liturgico:
@BasilicaSanFrancescodAssisi
Canale WhatsApp:
https://bit.ly/43sFDB0
Podcast Parole Povere:
https://spoti.fi/40TWqwV
Sito della Rivista: sanfrancesco.org
Cortile di Francesco: cortiledifrancesco.it
Instagram: @sanfrancescoassisi
Canale YouTube culturale:
@SanFrancescoAssisi
(Twitter): @francescoassisi
Canale YouTube Cortile di Francesco:
@cortiledifrancesco