
(AGENPARL) – lun 10 marzo 2025 Emergenza lupi: a Roma i sindaci del vicentino
Emergenza lupi. Sulla base del monitoraggio nazionale pubblicato nel 2022, la specie risulta occupare circa 167.000 kmq con circa 3500 individui. Dal 2017 al 2024 si sono registrati 7 individui problematici che hanno prodotto 19 aggressioni verso l’uomo. Oltre ventimila gli attacchi di predazione nei confronti di bestiame e anche animali d’affezione.
I sindaci del vicentino, ricevuti oggi al MASE, hanno denunciato numeri importanti anche sul proprio territorio: 193 sono state le predazioni nel 2024 su animali da allevamento e da compagnia (“quelle sui selvatici non si contano”): e le predazioni non più solo in montagna ma anche in collina, vicino ai centri abitati.
La richiesta del territorio è quella di una risposta tempestiva affinché la popolazione senta la vicinanza concreta delle Istituzioni. Il rischio è quello dell’abbandono da parte di tanti allevatori e la “desertificazione” del territorio. Le proposte sono state molteplici: “Con la Provincia come collettore e il coinvolgimento del MASAF, raccoglieremo le indicazioni dei vari comuni per cercare le migliori soluzioni che tengano conto delle esigenze della popolazione e parimenti della tutela della specie. Questo è il primo passo”, ha spiegato il Sottosegretario Barbaro nell’incontro oggi con i Sindaci del vicentino alla presenza della Direzione generale tutela della biodiversità e del mare del MASE con il Contrammiraglio Francesco Tomas.
“Con il declassamento del livello della protezione del lupo – approvato dalla Convenzione di Berna e oggi all’esame delle Istituzioni comunitarie – l’Italia sarà pronta per studiare un efficace piano di gestione di questa specie. Importante la riunione di oggi per capire le problematiche reali della popolazione e della biodiversità del territorio”, ha proseguito Barbaro.
Ispra ha già sviluppato 3 approcci distinti e complementari, che rispettano sia le norme nazionali che unionali: categorizzazione dei comportamenti e delle possibili azioni nel caso di lupi problematici, inclusa l’eventuale rimozione; individuazione di soglie di dannosità significativamente superiori alla media, che potrebbero giustificare azioni più incisive, affiancate da una chiara descrizione delle possibili misure dirette e indirette da intraprendere nei diversi contesti; stima del numero di lupi che possono essere rimossi senza pregiudicare lo stato di conservazione.
[Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica]
Ufficio stampa del Sottosegretario di Stato
Sen. Claudio Barbaro
00147 – Roma
[Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica]
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