
(AGENPARL) – mar 18 febbraio 2025 Progetto ASBA: il museo per “curare” ansia e stress
Mindfulness, Arteterapia, Nature+Art, Visual Thinking e ArtUP sono le attività che, all’interno di un
percorso museale, permettono di abbassare il livello di ansia e di stress. La ricerca dell’Università
Statale di Milano è nata all’interno del progetto ASBA – Anxiety, Stress, Brain-friendly museum,
Approach – coordinato dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Milano, 18 febbraio 2025 – Seguire un percorso di Mindfulness all’interno di un museo riduce l’ansia
e lo stress del 25%; con l’Arteterapia, o partecipando a una visita guidata, il calo è del 20% circa.
Sono alcuni dei risultati emersi da una ricerca presentata oggi a Palazzo Reale a Milano nell’ambito
del progetto ASBA (Anxiety, Stress, Brain-friendly museum, Approach – Il museo alleato del cervello
contro ansia e stress) coordinato dall’Università di Milano-Bicocca.
Passeggiare tra i capolavori di un museo è già di per sé un’esperienza emotivamente coinvolgente.
Ma oggi i musei possono fare di più e diventare un luogo di cura contro l’ansia e lo stress, aprendo
le loro sale ad attività come la Mindfulness, l’Arteterapia, le visite guidate e ad altre tecniche
innovative.
Il progetto ASBA (Anxiety, Stress, Brain-friendly museum, Approach – Il museo alleato del cervello
contro ansia e stress), la cui idea nasce da Annalisa Banzi, ricercatrice del CESPEB (Centro Studi
sulla Storia del Pensiero Biomedico) dell’Università di Milano-Bicocca, ha visto coinvolti ricercatori
dell’Università Statale di Milano (un team multidisciplinare coordinato da prof. Claudio Lucchiari),
nonché un team di esperti in vari ambiti di ricerca, clinici e applicativi. I risultati sono stati presentati
nell’ambito dell’incontro odierno “Progetto ASBA. Innovazione e benessere dei cittadini e del
personale museale”.
Lo studio, che ha coinvolto più di 350 cittadini e decine di operatori museali nell’arco degli ultimi
tre anni, ha confermato come tutte le attività proposte dai ricercatori all’interno dei musei siano
state in grado di ridurre l’ansia e lo stress dei fruitori. La ricerca è stata condotta misurando i livelli
di ansia e stress dei partecipanti all’inizio e alla fine di ogni incontro attraverso questionari
standardizzati e strumenti quantitativi e qualitativi. Inoltre, alcuni partecipanti hanno accettato la
registrazione della propria attività elettro-corticale con un dispositivo BCI (Brain-Computer
Interface) wireless indossabile, in grado di rilevare e registrare la frequenza dell’attività elettrica
cerebrale per monitorare l’effetto dell’esperienza sul benessere psico-fisico.
La Mindfulness, la tecnica che punta sulla capacità di concentrarsi sul presente, è risultata la più
efficace soprattutto tra le persone in condizioni iniziali di elevata ansia e stress, con una riduzione
di questi due fattori di quasi il 25%. Effetti importanti sono risultati anche dall’Arteterapia, con una
riduzione del 20%. Risultato di poco inferiore per le visite guidate, che hanno generato benefici
indipendentemente dal livello iniziale di ansia e stress.
Anche le metodologie più innovative hanno raggiunto buoni risultati. Così la Nature+Art, una
strategia sperimentale che combina gli stimoli del patrimonio museale con quelli della natura, ha
evidenziato una riduzione di circa il 15%, simile a quanto ottenuto con le Visual Thinking
Strategies, discussioni guidate davanti a oggetti museali, e l’ArtUP (un metodo che da un lato
fornisce approfondimenti culturali basati sulla storia dell’arte e sulla conoscenza delle vicende
artistiche e dall’altro favorisce il dialogo sulla dimensione affettiva e psicologica che le opere d’arte
suscitano in chi le fruisce).