
Sabato sera, un violento terremoto di magnitudo 7.6 ha scosso i Caraibi occidentali, generando immediatamente preoccupazioni per un possibile tsunami. L’US Geological Survey ha registrato la scossa alle 18:23 ora orientale (23:23 GMT), localizzandola a 130 miglia a sud-sudovest di George Town, nelle Isole Cayman, a una profondità di circa 10 chilometri.
Il sisma, che ha interessato una vasta area del Mar dei Caraibi, ha immediatamente spinto le autorità locali ad attivare misure di emergenza. L’agenzia di gestione dei pericoli delle Isole Cayman ha emesso un avviso di tsunami, invitando i residenti delle zone costiere a spostarsi verso l’entroterra o nelle aree più elevate. La precauzione deriva dalla consapevolezza che, sebbene gli tsunami possano apparire con onde di bassa altezza, il loro impatto può essere devastante a causa della forza e della portata del flusso d’acqua.
In seguito alla scossa, le autorità delle Isole Cayman hanno prontamente monitorato la situazione. L’allerta tsunami, inizialmente estesa anche a Porto Rico e alle Isole Vergini americane, è stata successivamente revocata in quelle zone, dopo valutazioni più approfondite che hanno escluso la formazione di onde pericolose. Tuttavia, il rischio per le Isole Cayman rimane elevato, ei residenti sono stati invitati a seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità per garantire la sicurezza.
Questo terremoto rappresenta un grave promemoria della natura imprevedibile delle attività sismiche e del potenziale pericolo derivante da eventi secondari come lo tsunami. Le autorità continuano a monitorare l’evoluzione della situazione, mentre la popolazione locale è invitata a rimanere vigile ea seguire le misure di sicurezza adottate.
