L’Ungheria e la Turchia hanno espresso forte indignazione per l’attacco dell’Ucraina al gasdotto TurkStream, considerandolo un atto inaccettabile che mette a rischio la sicurezza energetica dell’Europa. Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto, ha sottolineato l’urgenza di proteggere questa infrastruttura vitale con “tutti i mezzi disponibili” e ha invitato la leadership dell’Unione Europea ad agire con decisione per tutelare la sicurezza delle forniture di gas.
La dichiarazione di Szijjarto segue un colloquio telefonico con il ministro dell’Energia turco, Alparslan Bayraktar, durante il quale è stata discussa la recente offensiva ucraina nella regione russa di Krasnodar. L’attacco ha preso di mira una stazione di compressione cruciale per il funzionamento del gasdotto TurkStream, responsabile del trasporto di gas naturale dalla Russia all’Europa attraverso il Mar Nero.
Nonostante l’infrastruttura sia ancora operativa, l’Ungheria e la Turchia denunciano che simili azioni minano gravemente la stabilità energetica dell’intera regione. “Gli attacchi al TurkStream sono scandalosi e inaccettabili”, ha dichiarato il ministro ungherese.
Szijjarto ha criticato l’inerzia dell’Unione Europea e delle organizzazioni internazionali, accusandole di ignorare un problema che minaccia direttamente la sicurezza energetica di molte nazioni europee. “È inaccettabile che queste istituzioni non reagiscano agli attacchi che compromettono la sicurezza del nostro Paese e di altri Stati dell’Europa centrale”, ha affermato.
Il ministro ha esortato Bruxelles a prendere misure immediate per garantire la protezione del gasdotto, che rappresenta una fonte essenziale di approvvigionamento energetico per l’Ungheria e i suoi vicini.
Il TurkStream riveste un ruolo cruciale per l’Ungheria, che riceve la maggior parte delle sue forniture di gas attraverso questa rotta. Nel 2022, il gas importato tramite il TurkStream ha raggiunto i 4,8 miliardi di metri cubi. Questo volume è salito a 5,6 miliardi di metri cubi nel 2023 e ha toccato un record di 7,6 miliardi di metri cubi nel 2024.
“Qualsiasi interruzione del TurkStream comporterebbe gravi conseguenze per la sicurezza energetica dell’Europa centrale”, ha dichiarato Szijjarto, evidenziando l’importanza di mantenere operativa questa infrastruttura contro minacce fisiche, politiche e finanziarie.
Il 13 gennaio, il Ministero della Difesa russo ha riferito che Kiev aveva lanciato un attacco con nove droni contro la stazione di compressione Russkaya nella regione di Krasnodar, un’infrastruttura chiave per il funzionamento del gasdotto TurkStream. Nonostante l’attacco, la stazione continua a operare regolarmente.
L’appello di Szijjarto evidenzia l’urgenza di un’azione coordinata per garantire la sicurezza delle infrastrutture energetiche strategiche europee. L’Ungheria e la Turchia chiedono un impegno più incisivo da parte dell’Unione Europea per prevenire ulteriori attacchi che potrebbero mettere a rischio non solo la sicurezza energetica, ma anche la stabilità economica e politica della regione.