
(AGENPARL) – sab 25 gennaio 2025 BABY GANG. INTERROGAZIONE DI VIGNALI: “PIÙ INTERVENTI DELLA REGIONE PER CONTRASTARE IL FENOMENO CON POLIZIA DI PROSSIMITÀ E PIÙ ATTENZIONE AI FATTORI CHE LE CREANO”
“Seconde generazioni di immigrati, minori stranieri non accompagnati (ce ne sono 1619 in tutta l’Emilia-Romagna), dispersione scolastica, disagio giovanile e familiare, abuso di alcool e uso e spaccio di droghe, sono tutti fattori sui quali la Regione può e deve fare di più per contrastare le baby gang .”Lo ha dichiarato il presidente del Gruppo Forza Italia nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Pietro Vignali, preannunciando un’interrogazione alla Giunta regionale.
“Le baby gang sono un fenomeno complesso che può essere contrastato solo con un’azione coordinata di tutte le istituzioni pubbliche – ha proseguito il capogruppo forzista – Se continua a dilagare, come riportano le cronache quotidiane di tutte le realtà dell’Emilia-Romagna, vuol dire che si deve cambiare strategia. Per quanto riguarda la Regione, fio ad oggi è mancato un approccio multisettoriale. Fino a qualche anno fa da amministrazione guidata dalla sinistra pensava solo a ridimensionare il fenomeno, così come nella tradizione della sinistra si riducevano tutti i problemi di sicurezza alla sola percezione e non alla realtà dell’illegalità in aumento. In un secondo momento è passata a valutare la possibilità di soli interventi di prevenzione a livello sociale, familiare ed educativo, lasciando allo Stato tutte le funzioni di controllo del territorio e repressiva. È evidente che non sono bastati e che forze dell’ordine statali e magistratura da sole non riescono a fermare queste bande giovanili. Da parte della Regione serve un rafforzamento delle funzioni di prossimità della polizia locale sia per prevenire che per reprimere. Soluzioni sul problema potevano comunque già essere valutate negli anni all’interno dell’Osservatorio regionale per la legalità ma la Giunta regionale che lo presiede e lo gestisce non l’ha fatto. Altra operazione da affrontare è anche quella di potenziare le azioni socio educative con le unità di strada, gli interventi dentro e fuori le scuole e le iniziative presso gli altri luoghi dove questi giovani si trovano. Bisogna al riguardo prestare più attenzione ai fattori che portano a formare le bande per commettere reati. Ad esempio, si deve intervenire meglio per disincentivare il consumo di alcol e stupefacenti e lo spaccio di questi ultimi. Da non trascurare anche i fattori del disagio dei giovani che sono seconda generazione di immigrati e dei minori stranieri non accompagnati, appunto non sempre adeguatamente seguiti e che molto spesso vanno a rafforzare i ranghi delle baby gang.”
Ufficio stampa
Giuseppe Pantano
Segreteria Presidente Gruppo Forza Italia
Assemblea legislativa Emilia-Romagna
Pietro Vignali