
(AGENPARL) – mar 21 gennaio 2025 (ACON) Trieste, 21 gen – “Esprimo seria preoccupazione per la
situazione gravosa che continua a caratterizzare la linea
ferroviaria Venezia-Udine, una delle pi? critiche di tutto il
Nord-est, senza dimenticare la linea Udine-Trieste. Due guasti al
mese in media riportati dalla stampa locale, rappresentano solo
la punta dell’iceberg di un’infrastruttura vetusta e incapace di
rispondere alle esigenze quotidiane dei pendolari e delle
attivit? che dipendono dalla sua efficienza”.
Cos? si esprime in una nota Furio Honsell, consigliere regionale
di Open Sinistra Fvg, in merito agli ultimi dati relativi al
trasporto ferroviario tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
“? inaccettabile – aggiunge Honsell – che in una regione come la
nostra che si sente parte del motore economico del Paese, le
infrastrutture ferroviarie siano in queste condizioni: gli
annunci per lavori di ammodernamento si sono susseguiti di
continuo negli ultimi anni, ma concretamente nulla ? stato mai
fatto per risolvere i problemi strutturali e organizzativi della
rete”.
“La responsabilit? politica ? chiara – prosegue l’esponente di
Open -: Salvini, attualmente ministro delle Infrastrutture,
dimostri le sue capacit? amministrative, altrimenti sar?
ricordato solamente per i suoi slogan. ? l’intera rete
ferroviaria a livello nazionale che ormai ? inadeguata. E non
possiamo ignorare che lo stesso governo regionale di
Centrodestra, che dura ormai da quasi sette anni, ha contribuito
a questa situazione. La mancanza di una visione strategica e di
una pianificazione a lungo termine ? evidente, e i pendolari del
Veneto e del Friuli Venezia Giulia ne pagano ogni giorno le
conseguenze con ritardi, cancellazioni e un servizio non degno”.
“La linea ferroviaria Venezia-Udine non ? solo un’arteria
strategica per il Nordest, ma anche un simbolo di mancanza di
investimenti adeguati e di responsabilit? politica. Senza
cronoprogramma seri – conclude Honsell -, senza risorse certe, e
senza una chiara volont? politica di affrontare il problema alla
radice, continueremo a navigare nell’incertezza e
nell’inefficienza, come nel caso dell’accordo relativo
all’eliminazione dei passaggi a livello nel nodo di Udine”.
ACON/COM/sm
211610 GEN 25