
(AGENPARL) – lun 20 gennaio 2025 Didier Barra e l’immagine di Napoli nel primo Seicento
a cura di Pierluigi Leone de Castris
Napoli, Certosa e Museo di San Martino
21 gennaio – 19 aprile 2025
Martedì 21 gennaio 2025 alle 17.00 alla Certosa e Museo di San Martino sarà inaugurata la mostra
“Didier Barra e l’immagine di Napoli nel primo Seicento”, a cura di Pierluigi Leone de Castris,
realizzata dalla Direzione regionale Musei nazionali Campania con il supporto della Direzione
Generale Musei del Ministero della Cultura.
L’evento inaugurale si aprirà con la presentazione, nel Refettorio della Certosa, della mostra e del
catalogo, alla presenza del Direttore generale Musei, Massimo Osanna. Interverranno il dirigente
delegato alla Direzione regionale Musei nazionali Campania, Luana Toniolo, il funzionario delegato ai
Musei nazionali del Vomero, Antonietta Manco, e il curatore della mostra Pierluigi Leone de Castris,
docente ordinario all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
La mostra è allestita all’interno della sezione Immagini e memorie del Museo di San Martino,
dedicata al racconto dello sviluppo urbano e della storia di Napoli attraverso documenti cartografici,
immagini e reperti storici dal Quattrocento all’Ottocento e approfondisce il tema dell’immagine
della città di Napoli agli inizi del Seicento, nota sia grazie ad alcune straordinarie cartografie ed
incisioni – prima fra tutte quella assai rara di Alessandro Baratta (1627-29), conservata al Museo di
San Martino – sia grazie a una serie di vedute dipinte su tela, che doverono costituire un “genere” a
se stante, gradito alla committenza aristocratica e ben documentato all’interno dei palazzi e delle
collezioni del tempo.
La gran parte di queste vedute dipinte di primo Seicento sono attribuibili alla bottega di due pittori
lorenesi nativi della stessa città di Metz, amici tra loro e collaboratori, che le fonti e gli studi hanno
da sempre però avuto difficoltà a distinguere l’uno dall’altro, François de Nomé e Didier Barra, uniti
sotto un’unica etichetta e un unico problema critico, che Raffaello Causa significativamente definì
nel 1956 “l’enigma Monsù Desiderio”.
Grazie alla migliore conoscenza che oggi abbiamo di questi due artisti attraverso le loro opere
firmate, i documenti emersi negli ultimi decenni sull’uno e sull’altro, e alcuni nuovi dipinti sinora
ignoti conservati presso musei, fondazioni e collezioni private, l’esposizione intende provare a
sciogliere questo “enigma” restituendo a Didier Barra, attivo a Napoli tra il 1619 e il 1656, il ruolo di
massimo specialista di questo genere di vedute e mettendo in luce la conoscenza reciproca e gli
scambi intercorsi tra lui e i maggiori incisori e cartografi, tutti anch’essi forestieri e attivi in città nel
corso dei primi decenni del Seicento. Allo stesso tempo la mostra mira a offrire un momento di
conoscenza e di riflessione sulla topografia della città di Napoli nel Seicento, sul suo sviluppo
urbanistico e sui quartieri, le strade, le chiese e i castelli che a quel tempo ne caratterizzavano
l’aspetto di grande porto mediterraneo e di capitale del Viceregno spagnolo.
La mostra sarà visitabile fino al 19 aprile 2025 ed è compresa nel biglietto ordinario di ingresso al
Museo.
Certosa e Museo di San Martino
Largo San Martino, 5 – 80129 Napoli
Orari: dal giovedì al martedì 8.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima), mercoledì chiuso. Per gli orari di
apertura delle diverse sezioni consultare: https://cultura.gov.it/luogo/certosa-e-museo-di-san-martino
Biglietti: intero dalle 8.30 alle 17.00 6€; ridotto dalle 17.00 alle 19.30 4€; ridotto 18-25 anni 2€ ; gratuito 0- 18
anni e aventi diritto. I biglietti potranno essere acquistati in sede, online sul sito web Musei Italiani
(https://www.museiitaliani.it/acquista-biglietto), da smartphone tramite l’app Musei Italiani (disponibile su Apple
giorni dalle 9:00 alle 17:30).
Web: museicampania.cultura.gov.it