
(AGENPARL) – lun 20 gennaio 2025 Confabitare, associazione proprietari immobiliari, intende comunicare che uno dei suoi associati, l’Avv. Antonio Francesco Rizzuto, proprietario di un immobile gravemente danneggiato dalle esondazioni del Torrente Zena ripetutesi negli anni 2019, 2023 e 2024, ha sporto denuncia – querela per le reiterate omissioni degli enti preposti alla manutenzione di tale corso d’acqua, che tanti danni hanno provocato e rischiano ancora di provocare nella Val di Zena, e fissa a tal proposito la conferenza stampa di Mercoledì 22 Gennaio 2025, alle ore 11.00, presso la Sede di Confabitare, in Via Marconi 6/2 dedicata alla grave emergenza idrogeologica che ha coinvolto il Torrente Zena.
Durante l’incontro, sarà illustrata la querela che evidenzia le carenze nella gestione pubblica e le conseguenze delle esondazioni che hanno devastato le abitazioni dei residenti, causando danni significativi.
Interverranno:
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Alberto Zanni, Presidente nazionale di Confabitare;
* Avv. Antonio Francesco Rizzuto, socio Confabitare e proprietario di un’abitazione gravemente danneggiata dalle alluvioni del 2023 e 2024;
* Avv. Luigi Santomassimo, legale che ha redatto la denuncia querela sporta dal danneggiato.
?Il grave stato di pericolosità del Torrente Zena, supportato da consulenze tecniche, ripetuti sopralluoghi e dall’ultimo rapporto della Corte dei Conti del 2024, evidenzia l’insufficiente utilizzo dei fondi pubblici destinati alla manutenzione dei bacini fluviali.
Gli eventi alluvionali del 2019, 2023 e, a distanza di soltanto 16 mesi, del 2024, hanno provocato la devastazione dell’intera Val di Zena, obbligando i cittadini ivi residenti a mettere sotto accusa la Regione Emilia-Romagna, la Città Metropolitana e l’Ente di Bonifica Renana, per i richiesti, ma mai effettuati, interventi di messa in sicurezza del Torrente Zena, mediante lavori di dragaggio del suo letto, di sagomatura e di rafforzamento degli argini.
Tra le tante abitazioni colpite, vi è appunto quella dell’Avv. Antonio Francesco Rizzuto, invasa dal fango e da tre metri di acqua, anche in occasione dell’ultima alluvione del 19 Ottobre 2024, dopo essere stata gravemente danneggiata anche nel mese di Settembre 2024, nel mese di Maggio 2023 e nel mese di novembre del 2019.
Nonostante ciò, e a seguito delle numerose segnalazioni e/o diffide formali, gli Enti competenti per la messa in sicurezza del Torrente Zena, non hanno ancora messo in atto alcuna azione concreta e risolutiva, per evitare il ripetersi di altri disastri.
Pertanto, Confabitare denuncia:
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la mancata pulizia dell’alveo del Torrente Zena:
* l’assenza di interventi per abbassare il letto del corso d’acqua;
* la necessità di innalzare e rafforzare gli argini;
* una gestione inefficiente delle risorse economiche pubbliche.
“Confabitare appoggia tutte le famiglie che hanno subito danni dalle varie esondazioni del Torrente Zena ed i suoi associati sono profondamente indignati a causa della mancanza di interventi preventivi e delle gravi omissioni da parte delle Istituzioni competenti. È necessario agire con urgenza per garantire la sicurezza del territorio e prevenire futuri disastri. La tutela dei cittadini deve essere una priorità assoluta” ha concluso Alberto Zanni.