
(AGENPARL) – gio 16 gennaio 2025 IL PAESE DELLA BIODIVERSITÀ
Il patrimonio naturale italiano
Mostra di National Geographic Italia e National Biodiversity Future Center
(NBFC)
in collaborazione con il CNR
Sede CNR | Roma, 20 gennaio ? 30 aprile 2025
16 gennaio 2025 ? Dal 20 gennaio al 30 aprile 2025 apre al pubblico a Roma,
nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la mostra Il paese della
biodiversità. Il patrimonio naturale italiano di National Geographic Italia
e National Biodiversity Future Center (NBFC), il primo centro di ricerca
italiano sulla biodiversità, in collaborazione con il CNR. Ingresso gratuito
con prenotazione.
Il percorso espositivo multimediale presenta in 5 sale, fotografie che
descrivono la stupefacente biodiversità italiana e testimoniano l?importanza
di preservarla.
Una cinquantina di scatti di The Wild Line – il collettivo di fotografi
naturalistici composto da Marco Colombo, Bruno D?Amicis e Ugo Mellone –
selezionati da National Geographic, raccontano il lato selvaggio del nostro
paese, esplorando il legame tra la sua biodiversità, le attività umane e le
conseguenze dei cambiamenti climatici.
Anche grazie alla sua peculiare posizione protesa nel Mediterraneo, alla sua
geomorfologia, alla straordinaria diversità di habitat che ospita, e ancora
al fatto di trovarsi sulle importanti rotte migratorie di molte specie di
uccelli tra l?Africa e il Nord Europa, l’Italia è il paese europeo con la
più grande varietà di specie viventi e il più alto tasso di specie
endemiche, ma molti non sanno che più del 50% delle specie vegetali e il 30%
delle specie animali sono presenti esclusivamente nel nostro paese.
La posizione privilegiata dell?Italia, d?altra parte, la espone però a
significativi rischi legati al cambiamento climatico, con l?intera area
mediterranea considerata un hotspot. Siccità e desertificazione nelle
regioni meridionali, aumento della temperatura del mare e incremento degli
eventi meteo estremi sono tutti elementi che possono concorrere ad alterare
ecosistemi fragili, spesso già sotto pressione per l?impatto delle attività
umane.
Il National Biodiversity Future Center ha identificato nella conservazione
della biodiversità vegetale e animale una delle sfide più cruciali per
l’Italia e l’intero bacino del Mediterraneo, che ospita ecosistemi
gravemente compromessi (oltre il 30%). La protezione degli ecosistemi e
delle specie in pericolo è una sfida che riguarda tutti. Fondamentale il
coinvolgimento dei cittadini con progetti di citizen science.
Il potere evocativo delle straordinarie immagini esposte in mostra invita i
visitatori a riflettere sulla ricchezza e sulla fragilità degli ecosistemi
italiani e sull?urgenza di adottare strategie per conservare gli habitat
naturali. Dalle piante agli invertebrati, dagli uccelli agli animali
acquatici, ad alcuni dei mammiferi più iconici del nostro patrimonio
naturalistico, ogni fotografia è il racconto di una specie, del suo
comportamento, dei rischi a cui è sottoposta.
«La tutela dei nostri ecosistemi passa non soltanto dall?impegno del mondo
scientifico o dalla messa a punto di tecnologie di ripristino e prevenzione,
ma anche da una cultura della biodiversità, estesa e trasversale a tutta la
società. Pertanto, il nostro augurio è che quante più persone possibile –
cittadini, famiglie, studenti – colgano l?occasione per entrare in un luogo
del sapere quale è il Consiglio nazionale delle ricerche, e scoprire
attraverso questa mostra il vasto mondo della biodiversità e l?affascinante
complessità di questo ambito di studio» spiega Maria Chiara Carrozza,
presidente CNR.
«Questa mostra è, prima di tutto, un piccolo racconto della ricchezza del
nostro patrimonio naturale, che ritrae specie iconiche come l?orso
marsicano, il lupo, la lince, ma anche animali di cui molti di noi non
conoscono nemmeno l?esistenza e che pure hanno un ruolo cruciale nei nostri
ecosistemi. In questo senso, il messaggio che racchiude è che la natura va
salvaguardata nel suo insieme, nella sua complessità, e che la biodiversità
del nostro paese è un capitale di valore inestimabile» afferma Marco
Cattaneo, direttore di National Geographic.
«L?importanza della mostra è nel valore in sé della stessa e negli obiettivi
di comunicazione scientifica che si pone. In particolare, attraverso di essa
tante ragazze e ragazzi delle nostre scuole si avvicineranno alla scoperta
della natura, svilupperanno curiosità per lo studio scientifico e per la
tutela della biodiversità, come sancito dall?art 9 della nostra
Costituzione» dichiara Luigi Fiorentino, presidente NBFC.
L?esposizione mira a sensibilizzare il vasto pubblico sui temi ambientali,
partendo dai più giovani. Sono infatti previste anche visite guidate per le
scuole, con attività didattiche pensate per diverse fasce d?età e livelli di
istruzione.
Il collettivo The Wild Line
Marco Colombo (1988) è laureato in Scienze Naturali e si occupa di
divulgazione scientifica. Collabora con GEO (Rai 3) e con riviste come
National Geographic Italia e BBC Wild Life, così come con università e aree
protette. Autore di 12 libri, ha scoperto una nuova specie di ragno in
Sardegna e le sue foto sono state premiate al Wildlife Photographer of the
Year in varie occasioni.
Bruno D?Amicis (1979) vive all?ombra dell?Appennino, ma lavora spesso
all?estero. È laureato in Scienze Biologiche e le sue immagini sono state
premiate (World Press Photo, Wildlife Photographer of the Year) e pubblicate
(National Geographic, GEO, Smithsonian) in tutto il mondo. Ha realizzato
sette libri, tre documentari e ideato diversi progetti di divulgazione e
conservazione.
Ugo Mellone (1983) vive tra Spagna e Italia, lavorando spesso anche in Sud
America. Ha ottenuto il dottorato di ricerca studiando le immigrazioni di
rapaci tra Mediterraneo e Africa. È stato premiato al Wildlife Photographer
of the Year e I suoi progetti fotografici, sostenuti anche dalla National
Geographic Society, sono stati pubblicati nelle principali riviste e in tre
libri fotografici.
Titolo: Il paese della biodiversità. Il patrimonio naturale italiano
A cura di National Geographic Italia e NBFC in collaborazione con CNR
Foto di: Marco Colombo, Bruno D?Amicis, Ugo Mellone
Sede: Consiglio Nazionale delle Ricerche | Piazzale Aldo Moro, 7 – Roma
Preview stampa: 16 gennaio 2025
Apertura al pubblico: 20 gennaio ? 30 aprile 2025
Orari: lunedì e mercoledì 14-18 (ultimo accesso alle 17.30)
Giovedì 9.30-14 (ultimo accesso alle 13.30) e 14-18 (ultimo accesso alle
17.30)
Per le scuole: lunedì e mercoledì con visite nelle fasce orarie 9.30-11 e
11.15-12.45
Ingresso: gratuito con prenotazione obbligatoria
(https://booking.rsi.cnr.it/)
La cartella stampa e le immagini sono disponibili al link:
bit.ly/3OZ4RR9
di Annalisa Fattori e Paola Nobile