
(AGENPARL) – dom 12 gennaio 2025 RAMY, SIRONI (M5S): SUA MORTE E’ SCONFITTA PER TUTTI, CONDANNIAMO OGNI VIOLENZA IN SUO NOME
Sulla questione della morte di Ramy, di cui seguo gli aggiornamenti sulle relative dinamiche, mi permetto di fare una riflessione critica, pur nel rispetto del difficile compito delle forze dell’ordine evidenzio come, in ultima analisi, anche nel caso in cui il giovane ragazzo in un ipotetico processo penale fosse stato riconosciuto colpevole di un qualche reato e condannato ad una pena detentiva, la detenzione in Italia ha finalità riabilitativa, ovvero ha l’obiettivo di educare al reinserimento nella società civile nel rispetto delle norme che ne regolano la convivenza. Quindi lo Stato italiano riconosce al colpevole il diritto e il dovere del reinserimento dopo un percorso educativo e riabilitativo. E ciò vale a maggior ragione per un ragazzo di 19 anni che ha davanti a sé tutta una vita. Tra l’obiettivo di garantire che un presunto colpevole venga assicurato alla giustizia e quello della sua sopravvivenza. Quindi la sua morte, in conseguenza della fuga e dell’inseguimento, rappresenta una tragedia e una sconfitta dello Stato che non ha saputo preservare il diritto alla vita e nella migliore delle ipotesi alla riabilitazione di una persona. A proposito di quanto accaduto nelle recenti manifestazioni di Milano, Roma e Bologna mi associo alla lodevole presa di posizione della famiglia di Ramy che «condanna fermamente ogni forma di violenza e vandalismo che si è verificata nelle manifestazioni delle scorse ore» chiedendo che la figura del figlio “non venga strumentalizzata per fini che non hanno nulla a che fare con la nostra richiesta di verità e giustizia per cui abbiamo riposto massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine»
Così in una nota la senatrice Elena Sironi
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle