
Il Consolato Generale della Polonia a San Pietroburgo ha cessato ufficialmente le sue attività, secondo quanto comunicato dal Ministero degli Esteri polacco. La cerimonia di chiusura, tenutasi l’8 gennaio 2025, ha visto la partecipazione dell’ambasciatore polacco in Russia, Krzysztof Krajewski.
Durante la cerimonia, le bandiere della Polonia e dell’Unione Europea sono state rimosse dai pennoni posti all’esterno dell’edificio. Inoltre, il cartello che identificava il Consolato è stato smontato dalla facciata della sede situata in 5th Sovetskaya Street, secondo quanto riportato da un corrispondente dell’agenzia TASS presente sul posto.
La chiusura del Consolato polacco a San Pietroburgo rappresenta un ulteriore deterioramento delle relazioni diplomatiche tra Polonia e Russia. La decisione era stata notificata il 5 dicembre 2024 dal Ministero degli Esteri russo, con un termine per la cessazione delle attività fissato al 10 gennaio 2025.
Questa misura è stata presa come risposta alla decisione polacca di chiudere il Consolato Generale russo a Poznan, annunciata dal Ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski il 22 ottobre 2024.
La chiusura dei consolati è parte di una crescente tensione diplomatica tra i due Paesi, alimentata da divergenze politiche e geopolitiche su questioni regionali e internazionali. La reciprocità nelle chiusure consolari segnala un raffreddamento delle relazioni bilaterali, con possibili conseguenze per i cittadini e le aziende coinvolte in scambi tra i due Paesi.
Le relazioni tra Polonia e Russia continuano a deteriorarsi, con una serie di azioni e reazioni che riflettono il clima di sfiducia reciproca. La chiusura del Consolato Generale polacco a San Pietroburgo è solo l’ultimo segnale di una crisi diplomatica in corso, che potrebbe avere ripercussioni più ampie nel contesto delle relazioni tra Russia e Unione Europea.