(AGENPARL) – lun 30 dicembre 2024 Bologna, 30 dicembre 2024
Al Presidente
dell’Assemblea
Legislativa
Maurizio Fabbri
Sede
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto Consigliere regionale del Gruppo Forza Italia
Premesso che il PAIR 2030 adottato dalla Regione Emilia-Romagna prevede l’estensione a partire dalla stagione invernale 2025-2026 (dal 1° ottobre 2025 al 31 marzo 2026) del divieto di circolazione delle seguenti categorie di autoveicoli:
Fino a euro 5 diesel inclusi per gli autoveicoli e veicoli commerciali diesel nei comuni con più di 30.000 abitanti, nei comuni dell’Agglomerato di Bologna e nei comuni volontari;
Fino a euro 4 inclusi per gli autoveicoli e veicoli commerciali diesel nei restanti comuni di pianura;
Fino a euro 2 inclusi per gli autoveicoli e veicoli commerciali a benzina;
Fino a euro 2 inclusi per gli autoveicoli e veicoli commerciali benzina /GPL e benzina /metano;
Fino a euro 2 inclusi per i ciclomotori e motocicli di tutte le alimentazioni.
Osservato che tali limitazioni andranno a penalizzare una larga fascia di popolazione che ha necessità di utilizzare gli autoveicoli anche per piccoli spostamenti, ha problemi ad utilizzare in alternativa mezzi pubblici, peraltro spesso non disponibili a sufficienza nei luoghi dove è previsto il suddetto divieto e ha grandi difficoltà per ragioni strutturali socio economiche quali la scarsità di risorse economiche a disposizione e gli alti prezzi di mercato per i veicoli a motore, ad acquistare un nuovo veicolo in sostituzione di quello che sarà soggetto a divieto.
Evidenziato che sono tutti ancora da valutare i concreti benefici sul miglioramento della salubrità dell’aria da parte dell’interdizione alla circolazione nelle aree urbane di veicoli come gli euro 5 diesel ed euro 2 benzina che già hanno ridotto notevolmente le emissioni inquinanti rispetto alle precedenti versioni motoristiche. È inoltre accertato che le emissioni da gas di scarico degli autoveicoli contribuiscono in minor misura all’inquinamento atmosferico rispetto alle emissioni degli impianti di riscaldamento.
Rilevato che, anche riguardo alla necessità di intervenire sulla correlata crisi del settore automotive, una delle cui principali cause è l’obiettivo fissato dalle normative europee per il divieto di circolazione di tutti i veicoli a termocombustione fissato al 2035, si stanno elaborando politiche più flessibili riguardo alla produzione ed alla circolazione delle auto non alimentate con energia elettrica.
Considerato che tale flessibilità potrebbe essere applicata già rispetto alla suddetta estensione del divieto di circolazione invernale per gli euro 5 diesel e gli euro 2 benzina, rinviandone l’entrata in vigore ad un momento nel quale siano più ampie le possibilità di investimenti per il rinnovo del parco mezzi da parte delle piccole imprese commerciali ed artigianali e siano state potenziate le misure alternative all’utilizzo dell’auto privata, quali il trasporto dei mezzi pubblici, comprese le navette da parcheggi scambiatori. Altra soluzione di flessibilità da valutare è quella di estendere le deroghe al divieto per quelle categorie e situazioni contingenti in cui esso crea maggiori difficoltà quali, per fare alcuni esempi, commercianti e artigiani con bassi redditi imponibili che hanno o svolgono attività nei centri urbani soggetti al divieto, anziani con bassi redditi, genitori con più figli in età scolastica o con problemi di sposamento, persone con rilevanti carichi famigliari, famiglie a basso reddito.
Interroga la Giunta regionale per sapere
Se concorda che si debba applicare un approccio più flessibile riguardo all’estensione del divieto di circolazione nella stagione invernale per ulteriori categorie di mezzi a motore che entrerà in vigore il 1° ottobre 2025.
Se sta valutando un rinvio dell’entrata in vigore dell’estensione dello stesso divieto di circolazione invernale ad un momento in cui saranno migliorate le possibilità d’investimento per il rinnovo del parco mezzi e di pari passo saranno state potenziate le alternative all’utilizzo dell’auto privata
Se e quali deroghe sta valutando rispetto a tale divieto di circolazione per le categorie di persone e le situazioni in cui esso crea maggiori difficoltà.
Se ritiene comunque di poter potenziare le alternative all’uso dell’auto privata in previsione dell’estensione di tale divieto e su quali di esse intende maggiormente puntare.
Quali sono i nuovi investimenti riguardanti la riduzione dell’inquinamento atmosferico che vuole adottare nel medio breve termine.
Pietro Vignali
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