
Un nuovo rapporto pubblicato da Begbies Traynor, il principale curatore fallimentare del Regno Unito, rivela che il numero di rivenditori in difficoltà finanziaria “critica” è aumentato del 25% nell’ultimo trimestre del 2024. Questo incremento mette in evidenza le pressioni sempre più intense che gravano sul settore, già provato da una combinazione di fattori sfavorevoli.
Durante le prime undici settimane del periodo ottobre-dicembre, 2.124 commercianti al dettaglio sono stati classificati come in “grave difficoltà finanziaria”. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto ai 1.696 casi registrati nel trimestre precedente (luglio-settembre). Sebbene leggermente inferiori ai 2.142 casi riportati nello stesso periodo del 2023, i dati dimostrano una persistente instabilità finanziaria nel settore.
Julie Palmer, partner di Begbies Traynor, attribuisce questa situazione a una combinazione di fattori. Tra i principali, emergono:
- Aumento dei costi operativi, inclusi energia e trasporti.
- Diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori, causata dall’inflazione persistente.
- Scarsa fiducia dei consumatori, che limita la propensione alla spesa.
Secondo Palmer, la performance debole delle vendite al dettaglio a novembre, un mese tradizionalmente cruciale per il settore, ha ulteriormente aggravato la situazione. “Alcuni rivenditori sono riusciti a mitigare queste pressioni, ma molti altri, soprattutto nel commercio al dettaglio generico, faticano a sopravvivere,” ha dichiarato.
L’incertezza nel settore del retail è un riflesso delle più ampie difficoltà economiche del Regno Unito. La Banca d’Inghilterra ha recentemente segnalato il rallentamento della crescita economica, con il PIL degli ultimi mesi del 2024 che si prevede inferiore alle stime fornite nel Monetary Policy Report di novembre.
La revisione al ribasso delle previsioni economiche è stata motivata da una serie di indicatori negativi, tra cui:
- Calo dell’attività commerciale.
- Riduzione della produzione industriale.
- Rallentamento nei consumi privati.
L’aumento delle difficoltà finanziarie tra i rivenditori potrebbe preludere a un’ondata di fallimenti nel 2025, soprattutto tra le piccole e medie imprese che operano in un contesto altamente competitivo. Il settore richiede interventi mirati per affrontare la crisi, inclusi:
- Sostegni fiscali per alleviare il peso dei costi operativi.
- Iniziative per stimolare la fiducia dei consumatori e promuovere la spesa.
La situazione critica descritta nel rapporto di Begbies Traynor rappresenta un campanello d’allarme per il Regno Unito. Mentre alcuni rivenditori dimostrano resilienza, altri rischiano di soccombere alle crescenti difficoltà economiche, evidenziando la necessità di interventi tempestivi per proteggere uno dei settori chiave dell’economia britannica.
