(AGENPARL) – mar 17 dicembre 2024 L’EXPORT DI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN UN CORSO DI FORMAZIONE ORGANIZZATO DA ATS BRIANZA
Si è svolto in due giornate a dicembre il corso di formazione organizzato da ATS Brianza, Regione Lombardia e Università degli Studi di Milano, con la partecipazione del Ministero della Salute, destinato a Medici Veterinari e operatori del settore alimentare che desiderano intraprendere il percorso verso l’abilitazione dei propri impianti all’export.
17/12/2024
La crescita delle esportazioni agroalimentari è una realtà consolidata, tanto che già dal 2014 il valore è superiore a quello della crescita complessiva delle esportazioni per il nostro paese.
Infatti, il dato delle esportazioni agroalimentari si è attestato, nel 2023, su un valore che ha oltrepassato i 65 miliardi di euro (+5,4% sul 2022) e, di questi, ben 43,3 miliardi di euro si devono a prodotti trasformati dell’industria alimentare (+6,9%).
La prima giornata di lavoro è stata introdotta dal Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza Michele Brait che ha sottolineato come: “l’Export si conferma importante anche nelle province di Monza Brianza e Lecco dove attualmente sono presenti 7 impianti autorizzati ad esportare alimenti di origine animale verso paesi terzi, in particolare USA, identificando la nostra ATS leader nel settore in Lombardia. ATS Brianza è stata anche indicata da Regione Lombardia come Unità Operativa a Valenza Regionale per “filiere agro-alimentari ed export”, al fine supportare la governance regionale nel ruolo di coordinamento delle ATS nella materia specifica egarantire uniformità e rispetto dei requisiti di maggiore efficienza e qualità su tutto il territorio. Siamo quindi orgogliosi di contribuire a sostenere il Made in Italy nel Mondo”.
Nel territorio di ATS Brianza sono presenti anche 8 stabilimenti che producono ed esportano prodotti a base di latte, mentre sono 15 in totale quelli che esportano prodotti a base di carne (considerando anche gli impianti di macellazione e sezionamento carni).
Nell’attività di controllo di queste produzioni, riguardo alle verifiche delle strutture di produzione, dei processi, delle materie prime, della loro tracciabilità, delle metodiche di autocontrollo, della valutazione dei referti analitici dei campionamenti di matrici effettuati durante le produzioni e sui prodotti finali, nel rilascio delle necessarie certificazioni, sono coinvolti a vario titolo circa 25 dirigenti veterinari di ATS Brianza, che giornalmente svolgono la loro attività presso questi impianti, al fine di certificare la salubrità e la conformità alle normative delle loro produzioni.
“Mentre l’export verso paesi dell’Unione Europea non pone sostanziali problematiche tecniche e legali avendo legislazione comune – spiega il Dr. Mauro Fava, Dirigente Veterinario Responsabile della struttura Export Paesi Terzi di ATS Brianza – la situazione si complica quando si coinvolgono destinazioni extra-europee. L’export verso i paesi terzi, infatti, rappresenta una sfida impegnativa sia per il produttore, che deve sottostare a nuovi vincoli, sia per l’Autorità di controllo che, in tale meccanismo, assume un ruolo peculiare avvicinandosi alle funzioni di ente certificatore”.
Il corso di formazione organizzato da ATS Brianza, Regione Lombardia, Università degli Studi di Milano, con la partecipazione del Ministero della Salute, vista la complessità del contesto, ha visto la partecipazione di Medici Veterinari e operatori del settore alimentare col desiderio di intraprendere il percorso verso l’abilitazione dei propri impianti all’export.
La finalità del corso è stata quella di descrivere i meccanismi dell’export verso i paesi terzi, stabilendo i ruoli dei diversi attori del processo, nonché di introdurre nozioni di base relative alle legislazioni dei principali paesi destinatari dei prodotti nazionali. Il corso si configura come attività formativa di base sulla tematica export dei prodotti agroalimentari: accanto alle nozioni teoriche, sono state presentate anche esperienze di operatori del settore alimentare che con successo hanno già intrapreso tale percorso. L’evento si colloca in un momento storico che vede un forte ricambio generazionale della componente Medico Veterinaria pubblica, che determina la necessità di formare il personale neoassunto o di futura assunzione nel Sistema Sanitario Nazionale su una tematica altamente specifica nonché, come attestato dai dati, cruciale per l’economia della Regione e del Paese.
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