
(AGENPARL) – ven 13 dicembre 2024 *Comunicato Stampa*
*Sciopero settore metalmeccanico in Provincia di Padova: ottima adesione
che in molte aziende raggiunge percentuali bulgare*
*Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Padova: “In provincia di Padova
l’adesione allo sciopero è stata altissima con il blocco della produzione
in tantissime aziende. Federmeccanica-Assistal riapra il tavolo delle
trattative per il rinnovo del CCNL partendo dalla piattaforma contrattuale
approvata da lavoratrici e lavoratori. O la protesta davanti ai luoghi di
lavoro continuerà e si intensificherà”*
“Un’adesione altissima. Le notizie che provengono da quasi tutte le aziende
dove abbiamo accompagnato con dei presidi lo sciopero indetto da Fiom Cgil,
Fim Cisl e Uilm Uil ci dicono di un’adesione alla protesta che in tante
realtà industriali ha raggiunto la quasi totalità di lavoratrice e
lavoratori, soprattutto tra gli addetti alla produzione. Anche la
partecipazione ai presidi e picchetti è stata molto buona e ha coinvolto
più di 300 persone”.
Sono soddisfatti Michele Iandiorio, Segretario Generale della Fiom Cgil di
Padova, Luca Gazzabin, Segretario Generale della Fim Cisl Padova e Rovigo e
Davide Crepaldi, Segretario Generale della Uilm Uil, nel commentare i dati
sulla partecipazione allo sciopero provenienti dalle aziende della
Provincia di Padova. Dati che del resto parlano chiaro: adesione al 95%
alla Parker di Sant’Angelo di Piove di Sacco, al 98% alla DAB PUMPS di
Mestrino, al 100% alla ZF di Caselle di Selvazzano, al 100% alla VDC di
Camposampiero, al 100% alla Lima Eusider di Albignasego, al 100% alla
All.co di Vigonza, all’80% alla Hitachi di Monselice, all’80% alla MP3 di
Camposampiero, all’80% alla Malvestio di Villanova di Camposampiero al 70%
alla Komatsu di Este, al 70% alla HiRef di Tribano, al 70% alla Gea Pavan
di Galliera Veneta, al 50% alla Megius di Mestrino, al 50% alla Ocs di
Albignasego, al 50% all’Almaviva di Padova e al 30% alla Blowtherm di
Padova.
“Federmeccanica deve ritirare la sua contro piattaforma – dice Michele
Iandiorio, Segretario Generale della Fiom Cgil Padova – ed avviare una
trattativa concreta su quella già discussa e votata dalle lavoratrici e
lavoratori metalmeccanici. Non è accettabile che la ricchezza generata dal
valore aggiunto prodotto serva solo per spartire dividendi agli azionisti e
aumentare i profitti delle imprese. Per questo oggi le fabbriche padovane
sono ferme ed i presidi in provincia sono stati molto partecipati. È
un’ulteriore dimostrazione che le metalmeccaniche e i metalmeccanici
vogliono il loro contratto e vogliono una trattativa sulla base della loro
piattaforma”.
“L’adesione allo sciopero – aggiunge Luca Gazzabin, Segretario Generale
della Fim Cisl di Padova e Rovigo – raggiunge una media del 75% nella
maggioranza delle aziende del territorio e in certe realtà si supera il
90%. Significa che le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici di Padova
respingono la proposta di contratto ESG che Federmeccanica ha pubblicizzato
come panacea per l’intero settore metalmeccanico in Italia. Al contrario:
le lavoratrici e i lavoratori dicono che si deve riaprire il tavolo di
trattativa ripartendo dalla piattaforma Fim Fiom Uilm che il 98% di essi ha
approvato ad aprile di quest’anno”.
“L’adesione allo sciopero – conclude Davide Crepaldi, Segretario Generale
della Uilm Uil – fin dai primi turni della mattina è stata superiore al 50%
e questo ci fa capire che il trend di partecipazione risulta in aumento
rispetto allo sciopero, peraltro ben riuscito, del 29 novembre. Sappiamo
che in alcune aziende della provincia i reparti sono completamente fermi e
questa è la chiara dimostrazione che il rinnovo del CCNL è diventata una
questione inderogabile, nel breve periodo, anche per gli industriali. Solo
così possiamo creare un clima sereno per la ripresa economica”.
*Si allegano foto dai presidi*