(AGENPARL) – mer 11 dicembre 2024 PNRR PER LA RIMOZIONE
DELLE BARRIERE FISICHE E COGNITIVE
IN MUSEI E LUOGHI DELLA CULTURA
PUBBLICI
NextGenerationEU
Il Comune di Ferrara ha partecipato con il Museo Schifanoia all’“Avviso pubblico per la
presentazione di proposte progettuali di intervento per la rimozione delle barriere fisiche,
cognitive e sensoriali dei musei e luoghi della cultura pubblici non MIC” nell’ambito del
PNRR, finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU e gestito dal Ministero della
Cultura.
I 500.000 euro di finanziamento ottenuti hanno consentito la realizzazione di un ambizioso
progetto sull’accessibilità del Museo Schifanoia e dei suoi servizi, così da rendere il
percorso di visita pienamente inclusivo, rafforzandone la missione di attivatore sociale,
perseguendo l’obiettivo di rimuovere le barriere tangibili, intangibili e digitali che possono
ostacolare la fruizione dello straordinario patrimonio conservato. Un’attenzione rivolta a
tutti i potenziali fruitori, che pone le persone al centro, con le loro specifiche esigenze,
sulla base del principio di parità e autonomia.
Gli interventi, che spaziano dall’eliminazione delle barriere architettoniche all’adeguamento
dei percorsi e dei servizi, dalla formazione del personale all’abbattimento delle barriere
digitali grazie al sito web, testimoniano l’impegno per una cultura accessibile e condivisa.
Il progetto è stato realizzato dal Servizio Musei d’Arte e dal Servizio Beni Monumentali del
Comune di Ferrara
Il progetto è stato ideato ed elaborato grazie alla fondamentale collaborazione di:
Garante delle persone con disabilità
Comitato Ferrarese Area Disabili
Unione Italiana dei ciechi e ipovedenti – Sezione di Ferrara
Ente Nazionale Sordi – Sezione di Ferrara
Associazione Il Nodo APS
Interventi realizzati
ACCESSIBILITÀ FISICA
1. Redazione e attuazione del P.E.B.A.
È stato elaborato e applicato il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche
(P.E.B.A.), identificando e risolvendo le criticità strutturali che impedivano o limitavano
l’accessibilità e la mobilità all’interno del museo.
2. Realizzazione di un nuovo ascensore
È stato installato un nuovo ascensore per collegare il piano terra e il piano ammezzato
dell’ala trecentesca del museo, consentendo finalmente anche alle persone con difficoltà
motorie di accedere alle sale espositive situate nei soppalchi.
3. Adeguamento dei marciapiedi su via Scandiana
Il marciapiede in prossimità dell’ingresso del Museo al civico 21 di via Scandiana è stato
rifatto: la doppia pendenza è stata eliminata e le lastre di trachite sono state riposizionate
con un’inclinazione ottimale per garantire un accesso più agevole a tutti i visitatori.
4. Nuovo parcheggio per persone con disabilità
È stato realizzato uno stallo riservato ai veicoli con contrassegno, situato in prossimità delle
strisce pedonali esistenti per l’ingresso al museo (via Scandiana 4), per agevolare l’accesso ai
visitatori con mobilità ridotta.
5. Adeguamento dei banconi di biglietteria e bookshop
Sono stati aggiunti due moduli a un’altezza accessibile ai banconi esistenti, rendendo più
comodo e inclusivo l’utilizzo delle aree di accoglienza.
6. Interventi per migliorare l’accessibilità e la fruizione del giardino
I camminamenti del giardino storico sono stati completamente rifatti, adeguando pendenze
e geometrie per garantire una fruizione corretta e inclusiva. Sono stati utilizzati materiali
con caratteristiche fisiche e meccaniche adeguate per facilitare la percorrenza a tutti e
preservare l’integrità del luogo.
7. Nuovo impianto di illuminazione del giardino
È stato installato un moderno sistema di illuminazione per consentire a tutti i visitatori di
vivere e apprezzare il giardino anche nelle ore serali o nei mesi invernali, migliorando così
la fruibilità del luogo in ogni stagione.
8. Creazione di uno spazio adiacente alla caffetteria (“serra”)
Accanto alla caffetteria è stato realizzato un nuovo volume riscaldato caratterizzato da
pareti vetrate e una struttura metallica, ispirato ai giardini d’inverno rinascimentali. Questo
ambiente amplia la capacità di accoglienza del museo anche per i periodi invernali e
garantisce un accesso agevole a gruppi e persone con mobilità ridotta. Inoltre, i percorsi
che conducono alla serra e all’area del giardino circostante sono stati attrezzati per favorire
il transito per tutti i visitatori.
STORIA
PALAZZO
DEL SCHIFANOIA
PALAZZO SCHIFANOIA
o SchifanoiaPalazzofu
Schifanoia
costruito
fu costruito
residenza
residenza
allontanare
relax
relax
Alberto
da V d’Este Alberto V d’Este
divertimento
Palazzo
di SchifanoiaPalazzo Schifanoia
signi ca
divertimento
signi ca
PERCORSI MUSEALI
1. Videoguida in LIS e ISL
Tutti i contenuti dell’audioguida del museo, disponibile nell’app MuseumMix, sono stati
tradotti in LIS (Lingua Italiana dei Segni) e ISL (International Sign Language).
2. Adeguamento dei supporti multimediali museali
I video presenti nelle Sale 1, 9 e 17 sono stati ottimizzati con traduzioni e sottotitoli in
inglese, mentre i contenuti sono stati resi disponibili anche in LIS (Lingua dei Segni
Italiana) e ISL (International Sign Language) tramite l’app MuseumMix.
Per migliorare la fruizione del video in Sala 1, è stato ridotto il riverbero acustico mediante
l’installazione di pannelli fonoassorbenti, permettendo così il ripristino dell’audio in
italiano e inglese.
3. Percorso tattile
Un nuovo percorso tattile arricchisce il Museo, offrendo a persone ipovedenti e non
vedenti, ma anche a tutti i visitatori, l’opportunità di esplorare il patrimonio attraverso il
tatto.
Il percorso include 8 copie di opere a grandezza naturale o in scala, realizzate con
tecnologie avanzate di scansione laser e stampa 3D.
Queste riproduzioni sono state integrate armoniosamente nelle sale, posizionate su
basamenti progettati per garantire continuità con l’allestimento e massimizzare l’usabilità. I
basamenti sono corredati da apparati grafici con didascalie ad alto contrasto e in Braille.
4. Realizzazione di pannelli multisensoriali del Salone dei Mesi
Sono stati realizzati quattro pannelli multisensoriali dedicati alla descrizione del celebre
ciclo decorativo del Salone dei Mesi, integrati nel percorso museale tramite basamenti
appositamente progettati. Questi strumenti offrono un’esperienza inclusiva e arricchente
grazie a contenuti grafici e testuali sia visivi che tattili (testi in Braille e uso di rilievi ad
inchiostro trasparente per contenuti grafici). In questo modo le informazioni sono fruibili
da persone ipovedenti e non vedenti, ma anche da un pubblico più ampio, costituendo un
esempio di strumentazione divulgativa che garantisce una completa accessibilità. Inoltre,
mediante QR Code e NFC (Near Field Communication) è disponibile una guida audiovideo con sottotitoli in lingua italiana, inglese e LIS.
lavori
ampliamento
della
Delizia Schifanoia
iniziarono
volontà
Borso d’Este
grande
spazio
ricevere
ospiti
Corte Estense
5. Realizzazione della guida del Museo in CAA
La Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) comprende tecniche e strumenti che
supportano o sostituiscono la comunicazione verbale e scritta, facilitando l’espressione e
la comprensione per persone con difficoltà comunicative. Utilizza simboli, pittogrammi
e tecnologie per rendere l’informazione accessibile a chi ha limitazioni nel linguaggio
tradizionale.
La guida del Museo in CAA è destinata a persone di tutte le età che, per problemi
neurologici, traumi o patologie, non hanno sviluppato o hanno perso la capacità di leggere.
È, inoltre, uno strumento di inclusione sociale per stranieri in fase di apprendimento della
lingua italiana.
Alcuni dettagli dipinti alle pareti erano ricoperti da polvere
d’oro: chi accedeva al salone illuminato solamente dalla
luce delle candele, prima che i suoi occhi si abituassero alla
penombra, provava la sensazione di essere circondato
dalla volta celeste e dalle sue costellazioni!
PROVA ANCHE TU a rendere visibile come si suddivide il
tuo tempo nelle diverse attività che svolgi.
Puoi scrivere oppure disegnare.
Il calendario è uno strumento che ancora oggi viene utilizzato
per dare una scansione all’anno.
la fascia più in basso mostra scene della vita del tempo
che esaltano il buon governo del duca Borso d’Este.
Se fai attenzione Borso compare moltissime volte.
Riesci a contare quante?
la fascia al centro è colorata di blu intenso.
Qui è raffigurato il segno zodiacale del mese,
accompagnato da altre tre figure chiamate “decani”:
ciascun decano influenza dieci giorni del mese.
I segni zodiacali raffigurati appartengono all’astrologia
occidentale, quella diffusa in Africa, Asia ed Europa a
partire dall’VIII secolo a.C.
la fascia più in alto mostra la divinità protettrice del mese,
circondata da altre figure mitologiche e da personaggi
che svolgono attività tipiche di quel periodo dell’anno.
Le divinità rappresentate sono quelle che venivano
adorate dagli antichi greci e romani e che, al tempo,
erano conosciute anche in Italia.
Gli Estensi erano molto appassionati di astrologia, tanto
da consultare Pellegrino Prisciani, astrologo di corte, anche
per prendere decisioni su matrimoni, affari e persino sulle
guerre.
A cura di “Senza titolo” Progetti aperti alla cultura.
All’interno del Museo Schifanoia è possibile usufruire di strumenti e
supporti multimediali che rendono la sua storia e i suoi contenuti
accessibili a tutti i pubblici.
Scopri tutti gli strumenti scansionando il QR Code
MITOLOGIA: l’insieme dei miti di un
MITOLOGIA:
popolo o di una religione e lo studio della loro
origine e del loro significato.
ASTROLOGIA: lo studio degli astri e dei loro movimenti,
attraverso il quale si crede di poter conoscere l’influenza delle stelle
e dei pianeti sul mondo e sui comportamenti umani.
Il Salone dei Mesi è una stanza decorata come se fosse un grande
calendario. Le pareti sono divise in dodici zone, separate l’una
dall’altra da colonne dipinte. Ogni zona è dedicata a un mese ed
è, a sua volta, divisa in tre fasce orizzontali:
Il percorso Officina Schifanoia nasce all’interno del progetto di
miglioramento dell’accessibilità del Museo Schifanoia promosso dal
Comune di Ferrara e finanziato dall’Unione europea –
NextGenerationEU nell’ambito del PNRR relativo alla “Rimozione
delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per
consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”.
Attraverso questa mappa è possibile visitare il museo e avere una
lettura del suo patrimonio da prospettive differenti.
OFFICINA
SCHIFANOIA
Palazzo Schifanoia è stato costruito tra il 1385 e il 1391
per volere di Alberto V d’Este e ampliato da Borso, primo
duca di Ferrara, nella seconda metà del Quattrocento.
Il nome del palazzo racconta già qualcosa della sua
originaria funzione: “schifar”, ovvero “schivare”,
allontanare la noia! Per decorare il palazzo, Borso aveva
chiamato i più grandi artisti del tempo.
Ospiti e ambasciatori di tutta Italia venivano accolti nei
grandi saloni, dipinti con affreschi e stucchi dorati: tutti
rimanevano colpiti dalla ricchezza del palazzo e dalla
grandezza del duca e della sua città. Nel 1598 gli Este
lasciarono Ferrara; il palazzo fu pian piano abbandonato e
le pareti dipinte furono coperte di intonaco bianco.
Nel tempo gli antichi ambienti sono stati recuperati e
Palazzo Schifanoia è diventato un Museo civico che ospita
una collezione pubblica di dipinti, sculture, ceramiche,
monete e preziosi libri miniati.
Schifanoia, schifare, allontanare la noia degli impegni di governo
per dedicarsi al piacere e al divertimento!
PROVA ANCHE TU a inventare una parola o un modo di dire
che possa esprimere un concetto simile. Puoi utilizzare la
lingua italiana, un’altra lingua che parli o che conosci oppure
una lingua inventata.
OFFICINA: luogo dove lavorano insieme tante persone. A Palazzo
Schifanoia hanno lavorato gli artisti e gli artigiani più importanti del
tempo. Per questo si parla di Officina ferrarese.
MAGGIO
La fascia superiore celebra Apollo, il dio del sole,
raffigurato su un carro trainato da cavalli.
In mano ha il sole e un arco, simboli del suo
potere. Il carro è guidato da una donna vestita
di bianco: è Aurora, dea dell’alba. A destra si
trovano le nove Muse, figlie di Apollo e protettrici
delle arti come si può vedere dallo strumento
musicale che una di loro tiene in mano, insieme a
molti bambini paffuti che rappresentano la
giovinezza eterna. A sinistra, alcuni uomini ben
vestiti discutono tra loro.
Nella fascia centrale è rappresentato il segno
zodiacale dei Gemelli insieme ai tre decani:
un uomo inginocchiato riceve un dono da uomo
in piedi, un uomo suona mentre un altro lo
ascolta e, infine, un arciere con fiori e frutta
nel mantello, simbolo di fertilità e abbondanza
propri di questo mese primaverile.
Nella fascia inferiore sono raffigurate scene
di lavoro agricolo, come la falciatura dei
campi. Il dipinto a parete è stato
danneggiato dall’apertura di una porta.
Nel Salone dei Mesi vengono
raccontate tante storie.
Le parti mancanti ci
permettono di usare
l’immaginazione e di costruire
tanti altri racconti per
immagini, tra mito e realtà.
Non tutte le decorazioni hanno
resistito fino a oggi. Le pareti est e
nord sono conservate meglio perchè
sono state realizzate con la tecnica
dell’affresco, cioè applicando i colori
sull’intonaco ancora fresco del muro.
Le pareti sud e ovest, invece, sono
state dipinte con tempera a secco,
una tecnica meno resistente che, con
il passare del tempo, si è rovinata,
lasciando grosse parti vuote.
PROVA ANCHE TU
a disegnare due mesi
negli spazi bianchi di
questa pagina
La fascia superiore raffigura Mercurio su un
carro trainato a terra da due aquile scure.
La figura di Mercurio è danneggiata e non è più
visibile la testa, mentre si vedono gli oggetti che
porta in mano: uno strumento musicale a corda
e un bastone con un serpente attorcigliato.
Questo oggetto si chiama caduceo ed è uno dei
simboli del dio. Ai lati del carro sono raffigurati
gruppi di mercanti perché Mercurio era
la divinità protettrice del commercio.
Nella fascia centrale è rappresentato il segno
zodiacale del Cancro, una specie di granchio,
insieme ai tre decani: un uomo con un abito a
fiori, due donne poste una di fronte all’altra e
un terzo buffo personaggio con zampe di drago.
Nella fascia in basso si vede il duca Borso d’Este
circondato da altre figure maschili. Il duca ha uno
sguardo sicuro e una mano aperta rivolta con
generosità verso una persona inginocchiata di
fronte a lui.
GIUGNO
6. Creazione di un supporto alla visita
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