
(AGENPARL) – gio 05 dicembre 2024 Monito del presidente della Provincia: ogni anno versiamo oltre 4 milioni allo
Stato, costretti a ridurre la spesa per la manutenzione delle strade
Paolini: «Con i tagli servizi a rischio»
PESARO – Monito del presidente Giuseppe Paolini nella giornata della protesta dei
sindaci della provincia per i tagli agli enti locali: «C’è forte preoccupazione per la
situazione generale che poi si ripercuote sui servizi ai cittadini. Comprendo le ragioni della
manifestazione. Lo scenario delle Province assume poi tratti paradossali, perché dopo la
riforma abbiamo mantenuto funzioni fondamentali come le strade e le scuole superiori ma
con trasferimenti azzerati. Oggi pomeriggio porteremo in consiglio provinciale gli schemi
del bilancio di previsione 2025-2027. I tagli alle Province italiane non solo non
diminuiscono, ma sono stati ulteriormente aggravati dall’ultima legge di bilancio. Per
Pesaro e Urbino le ulteriori decurtazioni arrivano a 700mila euro nel 2024 e altri 700mila
euro nel 2025. Per approvare il bilancio, quindi, saremo costretti a ridurre la spesa per la
manutenzione delle strade provinciali rispetto agli anni scorsi. Non c’è altro modo».
Sottolinea il presidente: «Ogni anno nel complesso dobbiamo versare allo Stato più di
quattro milioni: è la differenza tra i tagli che subiamo (oltre 20 milioni, ndr) e quello che ci
viene poi restituito con i trasferimenti (16 milioni, ndr). Da Roma è facile parlare. Ma poi,
se piove dentro le scuole, con gli studenti che giustamente protestano dobbiamo parlarci
noi». Non solo: «Con il passaggio delle funzioni fondamentali, abbiamo passato negli anni
anche le proprietà delle infrastrutture all’Anas e alla Regione. Ma ancora paghiamo i
mutui, anticipando fondi di cassa per i quali non riceviamo rimborsi. Senza contare che dal
2025 ritornerà il nuovo patto di stabilità, che comporterà ulteriori compressioni nella parte
corrente del bilancio. Per questo capisco lo stato d’animo degli amministratori e ringrazio
il prefetto che li ha ricevuti per ascoltare le loro istanze. La prossima settimana – conclude
Paolini – ci sarà l’assemblea nazionale dell’Upi (Unione Province italiane). Tutte le
Province sono sulla stessa barca e il grido d’allarme è unanime».