
(AGENPARL) – mer 04 dicembre 2024 SALVAMENTO ACQUATICO, NAVE (M5S): ANCHE FI SI ACCORGE DEL VULNUS SU FORMAZIONE BAGNINI, MEGLIO TARDI CHE MAI
SALVAMENTO ACQUATICO, NAVE (M5S): ANCHE FI SI ACCORGE DEL VULNUS SU FORMAZIONE BAGNINI, MEGLIO TARDI CHE MAI
ROMA, 4 DIC. – “Finalmente anche Forza Italia si accorge che il decreto ministeriale 29 maggio 2024, n. 85, sta creando numerosi problemi oltreché innumerevoli proteste degli addetti del settore in tema di salvamento acquatico. Un decreto che oltre a mettere paletti specifici come l’aumento di ore di formazione e limiti di età per l’accesso al mestiere di “bagnino”, di fatto affida il monopolio di questo percorso formativo solo alla Federazione italiana Nuoto (FIN), tagliando fuori la Società nazionale di salvamento (SNS) e la Federazione italiana salvamento acquatico (FISA). Oltre ad aver presentato un’interrogazione a cui il governo non ha mai risposto, abbiamo portato il problema anche in Senato con una conferenza stampa. E’ chiaro che in un momento in cui il settore balneare vive già mille difficoltà, complici anche alcune scelte rivedibili di questo governo, non si può comprimere così l’accesso al brevetto per diventare bagnino. Oltretutto incentrando tutta la formazione solo sul nuoto con il monopolio FIN. Bene che anche parte della maggioranza se ne sia accorta: ora però bisogna rivedere al più presto quello scriteriato decreto ministeriale”. Così in una nota il senatore Luigi Nave.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle