
I prezzi del petrolio registrano un lieve aumento, sostenuto dai segnali di ripresa dell’attività industriale in Cina, il secondo maggior consumatore di greggio al mondo. Le quotazioni del Brent ,otto centesimi , pari0,1% ,71,92 dollari al barile .Intermedio del West Texas (WTI) ,nove centesimi ,0,1% , attestandosi a68,09 dollari al barile.
L’aumento dei prezzi è stato innescato dai risultati di un sondaggio ufficiale che ha evidenziato una crescita, seppur modesta, dell’attività industriale cinese per il secondo mese consecutivo a novembre. Questi dati suggeriscono che i recenti stimoli economici varati da Pechino, volti a sostenere l’economia e rilanciare il settore manifatturiero, stanno finalmente iniziando a produrre effetti.
La ripresa della produzione industriale in Cina è un indicatore cruciale per il mercato globale del petrolio, dato che il paese asiatico rappresenta una delle principali fonti di domanda energetica. Il miglioramento, seppur graduale, dell’economia cinese ha alimentato l’ottimismo tra gli investitori, rafforzando le aspettative di un incremento dei consumi di greggio nel breve termine.
Nonostante l’attuale rialzo, i mercati rimangono cauti. Gli analisti monitorano attentamente ulteriori segnali di stabilità economica in Cina, oltre alle dinamiche globali di offerta e domanda di petrolio. In particolare, gli investitori guardano alle prossime mosse dell’OPEC + , il cartello dei principali paesi produttori di petrolio, che potrebbe intervenire per regolare la produzione in base all’andamento della domanda globale.
Inoltre, il mercato del petrolio resta influenzato da fattori geopolitici e dalle previsioni sulla crescita economica globale, che potrebbero modificare le prospettive di consumo nei prossimi mesi.
L’attività industriale in Cina continua a rappresentare un termometro importante per il mercato del petrolio. Se i segnali di ripresa economica si consolidassero, potrebbero favorire un ulteriore rialzo dei prezzi, sostenendo il mercato energetico in un contesto di crescente incertezza economica globale. Tuttavia, l’equilibrio tra domanda e offerta rimarrà il fattore chiave da determinare