
(AGENPARL) – lun 02 dicembre 2024 [image: Logo LUMSA.png]
*FOTO LIBERE DA CREDITI E DIRITTI *
*Report Università LUMSA, il 90% degli atleti over 35 ritiene il doping
inaccettabile, ma invecchiando diventa più permissivo*
*Nado Italia: nel 2023 più di un terzo dei casi ha riguardato i master, ma
i controlli segnalano anche patologie latenti come per Acerbi e Polonara*
Sono stati presentati questa mattina i dati del report di ricerca del
progetto *“NO DOPING 4 MASTER”*, realizzato
dall’Università LUMSA con il contributo del *Ministero della Salute** –
Sezione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della
salute nelle attività sportive del Comitato Tecnico Sanitario. *
Hanno partecipato all’indagine 3.000 atleti (amatori e professionisti) ai
quali è stato somministrato un questionario di circa 30 domande, ciascuna
con lo scopo di approfondire la conoscenza del doping e le reazioni davanti
ad azioni illecite praticate da altri atleti.
*Il 90% degli intervistati non ritiene accettabile usare sostanze illegali
in senso generale. *Un dato che si abbassa al 76% quando chi ricorre al
doping è un altro atleta che ha come scopo il miglioramento delle
prestazioni sportive e/o potenzialità. In questo si dichiara assolutamente
permissivo il 6% dei professionisti e il 9% degli amatori.
Anche l’età gioca un ruolo fondamentale nel giudicare l’utilizzo di
pratiche dopanti con una chiara tendenza con l’aumentare degli anni,
infatti: il 12% degli over70 lo ritiene giustificabile, nella categoria
51/70 anni è permissivo l’8%, cifra che scende al 6% per gli atleti tra i
35 e i 50 anni.
Per quanto riguarda il grado di *conoscenza *è possibile osservare che
quasi tutti gli atleti dimostrano una buona cognizione del fenomeno doping
(98%), ma allo stesso tempo si riscontra un minor grado d’informazione
sulle procedure legate ai controlli antidoping, infatti, solo il 40%
risponde correttamente. In questo senso gli amatori sport a livello
amatoriale risultano i meno informati.
*“Nel 2023 abbiamo avuto 82 esiti avversi su 9000 controlli antidoping, 33
sono stati i casi di atleti master. Le sostanze prevalentemente riscontrate
sono state la eritropoietina, la cocaina, stanozololo e drostanolone che
sono due anabolizzanti. Il Clostebol è un altro anabolizzante molto
riscontrato perché è un cicatrizzante*. L’*HCG invece è un ormone che di
solito aumenta nelle donne in gravidanza, ma negli uomini è proibito perché
verosimilmente o viene assunto oppure ci informa che c’è un problema di
salute, verosimilmente un tumore testicolare. E poi Anche il THC e
l’efedrina, queste le sono sostanze che noi abbiamo prevalentemente
riscontrato in atleti master”. *ha specificato nel suo intervento *Alessia
Di Gianfrancesco direttore generale Nado Italia*, che poi ha aggiunto “*I
controlli hanno anche un’azione preventiva ad esempio Polonara è un
cestista che grazie a un controllo antidoping da noi eseguito è stato
trovato positivo a questo HCG che è la gonadotropina corionica. Quando
abbiamo notificato la positività, lui risposto che non aveva assunto
niente. Ha fatto le analisi e si è rivelato un tumore che però ha potuto
curare grazie alla nostra comunicazione, così come fu per Acerbi, un
calciatore che ha potuto scoprire la recrudescenza di un tumore che aveva
già curato, ma di cui non aveva ancora sintomi. Ovviamente aveva fatto
approfondimenti abbastanza recenti ed erano tutti negativi, ma con il
nostro controllo ha scoperto la recidiva e si è potuto curare nuovamente”.*
Il progetto *“NO DOPING 4 MASTER”* ha come
macro-obiettivo la valutazione del grado di conoscenza del fenomeno doping
e delle attitudini verso l’uso di sostanze illegali in modo tale da
informare e formare gli atleti, i dirigenti e gli allenatori sulle pratiche
dannose per gli sportivi adulti.
Con la ricerca si è voluto analizzare *la conoscenza del fenomeno doping e
di altre pratiche dannose *per la salute nella categoria *Master-Over
35, *attraverso
una serie di domande elaborate da un board scientifico. Il questionario è
stato diffuso tra gli atleti di oltre 10 discipline sportive, con un
supporto particolare di alcune Federazioni – nello specifico la *Federazione
Italiana Canottaggio*, *Federazione Ciclistica Italiana*, *Federazione
Italiana Giuoco Handball*, *Federazione Italiana Golf *e la *Federazione
Italiana Taekwondo* – che hanno anche *patrocinato* il progetto,
facilitando la diffusione tra i propri tesserati over 35.
Altro obiettivo di “No Doping 4 Master” è la* formazione/informazione *sulla
prevenzione e sugli effetti negativi del doping e di altre pratiche dannose
per la salute negli sport amatoriali e non. Nel corso della mattinata è
stata presentata anche la *“seconda fase”* del progetto, che prevede –
oltre alla realizzazione di mini-video informativi sugli effetti del doping
(sia legali che psicologici) -, anche l’organizzazione di un *evento
informativo/formativo di livello universitario*. A tutti i partecipanti
(atleti della categoria “Master”, allenatori, dirigenti sportivi e gli
altri affiliati alle Federazioni) che termineranno il percorso formativo
verrà rilasciato un *attestato* *di “No doping 4 Master”*.
Oltre ai membri del board scientifico che seguono il progetto – *Gennaro
Iasevoli*, Prorettore alla ricerca e internazionalizzazione Università
LUMSA e coordinatore di progetto, *Marco Cacioppo* Professore di Psicologia
Clinica e Dinamica Università LUMSA, *Federico Egidi* Medico Chirurgo
Specialista in Medicina dello Sport, *Lucia Sideli* Professoressa di
Psicologia Clinica Università LUMSA,* Lucrezia Trani* Psicologa – hanno
partecipato all’evento anche la *Federazione Golf* con il medico federale*
dott. Antonio Pelliccia*, il Dicastero per la Cultura e l’Educazione con il*
Rappresentante per lo sport presso la Santa Sede don José Miguel Fraga
Cardoso* e la dott.ssa *Alessia Di Gianfrancesco*, *Direttore Generale NADO
Italia*, che ha tenuto un intervento su* “Antidoping: integrità dello sport
e tutela della salute”.*
*NO DOPING 4 MASTER *si pone anche come prosecuzione di* LUDO*, *la chatbot
antidoping per la tutela della salute dei giovani sportivi,* un progetto di
intelligenza artificiale civica, che l’Università LUMSA ha implementato con
il supporto del Ministero della Salute. La chatbot – che aveva come target
i ragazzi in età evolutiva (14-19 anni) – è stata aggiornata e
personalizzata con i nuovi contenuti.
La piattaforma è utilizzabile gratuitamente nel sito http://www.nodoping.it
Alessio Di Francesco
Media Relations
Università LUMSA
http://www.lumsa.it