(AGENPARL) – dom 01 dicembre 2024 Lamiranda (Terre Aristeo): raccogliamo appello Vescovi per ridare speranza
ai nostri borghi
“Anche questa volta, come avvenuto nel recente passato per altre
iniziative, l’appello dei Vescovi Lucani alle istituzioni e alla
cittadinanza tutta, richiedendo un impegno corale per ridare speranza alla
popolazione, in nome degli stessi valori, ci vede in “cristiana sintonia”
condividendo analisi, riflessioni e indicazioni”. Così Saverio Lamiranda,
ad Terre di Aristeo, sottolineando che tra i “beni comuni” – ambiente,
acqua, riserve delle aree forestali, ecc. – sulla cui valorizzazione, per i
vescovi, si può pensare alla ripartenza ci sono i borghi e le comunità
locali da preservare e difendere dall’emergenza desertificazione che oltre
ad essere sociale ed economica è soprattutto umana. La nostra
proposta di “Turismo
di Comunità”, nelle sue diverse accezioni, da quella religiosa a quella
civica e culturale – aggiunge – potrebbe costituire una diversa, concreta
ed efficace risposta per contribuire alla ricostituzione sociale, civile ed
economica delle nostre Comunità e soprattutto a ridare speranza ai nostri
borghi. Per questo chiediamo a Mons. Davide Carbonaro, Presidente della
Cei Basilicata, un incontro nel quale riproporre all’attenzione della
Chiesa lucana il Progetto del Distretto ed avere uno scambio di idee sul
presente-futuro delle comunità delle aree interne che, ormai da molto
tempo, stanno vivendo una fase che sembra “inarrestabile” del loro
spopolamento, condizione che, invece, riteniamo sia possibile ancora
sospendere o contenere significativamente a condizione che tutta la società
civile si rimobiliti e si realizzi un nuovo, diverso ed innovativo rapporto
fra Pubblico e Privato. In questo nuovo scenario un ruolo indispensabile ed
essenziale potrebbe essere svolto dalla Chiesa attraverso le proprie
diverse articolazioni territoriali, particolarmente dedicato all’attività
di animazione e formazione, specialmente delle nuove generazioni. Inoltre
si registra, specialmente nelle aree interne, l’inesistenza di associazioni
o di gruppi sociali attivi in grado di sostenere e promuovere attività
culturali capaci di proiettare le nostre Comunità in un contesto moderno e
di prospettive internazionali anche per soddisfare le esigenze di
informazione e di confronto fra esperienze diverse. Pensiamo che un
ulteriore sforzo comune Chiesa-parrocchie da una parte soggetti
imprenditoriali cattolici e laici dall’altra possa produrre uno “stimolo”
per l’attività che la Giunta Regionale in tema di aree interne e
spopolamento. Infine, il richiamo contenuto nell’appello per “significativi
investimenti infrastrutturali” per fornire la nostra Regione di adeguate
dotazioni infrastrutturali per superare l’isolamento – dice Lamiranda –
trova da tempo il nostro impegno di pressione nei confronti delle
istituzioni. Il gap infrastrutturale, con le strade innanzitutto – conclude
– è una delle cause principali del progressivo spopolamento e della
desertificazione dei paesi e borghi lucani. Un’agonia che perdura e che non
ci lascia molto tempo per intervenire. La speranza si ricostruisce anche
consentendo ad imprese e cittadini di avere adeguati e moderni collegamenti
viari”.
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