(AGENPARL) – sab 09 novembre 2024 Cia: nuove risorse per rinnovare parco mezzi agricoli
“Le nuove risorse predisposte per favorire la meccanizzazione agricola
sono un volano per la ripresa del settore. Servono, ora, certezze sui tempi
e una necessaria semplificazione delle procedure”. Così Cia-Agricoltori
Potenza-Matera sottolineando che il parco mezzi agricoli in Basilicata ha
un’età media di 22 anni e che quest’anno sono state immatricolate 166
trattrici e 69 rimorchi con un incremento del 4%.
Per Cia le macchine agricole immatricolate in gran parte prima del ’96,
spesso senza i più basilari sistemi di sicurezza (si registrano ancora
troppi decessi l’anno soprattutto alla guida di trattori) ha, urgente
bisogno di un ricambio del ‘parco macchine’. E’ un parco composto in gran
parte da mezzi obsoleti; di qui la necessità di *potenziare* al più presto
gli *incentivi pubblici* per spingere le aziende agricole a investire nel
nuovo, evitando il canale dell’usato.
Per farlo, c’è bisogno di raggruppare le diverse misure in uno strumento
unico con una visione di lungo periodo. A questo andrebbe abbinato un
pacchetto di incentivi per il sostegno ai giovani agricoltori,
all’agricoltura di precisione e all’acquisto di mezzi a trazione green,
interventi cruciali per l’innovazione e la sostenibilità del comparto
agricolo nazionale.
“In un periodo di crisi economica, proprio la meccanizzazione – afferma Cia
Potenza-Matera – può fornire le risposte utili a superare le difficoltà
date dal climate change. Serve, infatti, un potente supporto tecnologico,
con macchine di nuova generazione capaci – insieme a sistemi digitalizzati
sempre più performanti – di rendere più produttivi i terreni marginali e di
dosare scientificamente gli input chimici e la risorsa idrica, riducendo al
contempo i costi, con la gestione totalmente informatizzata dei fattori
produttivi. Cia ribadisce, dunque, l’urgenza di tornare a pianificare la
sostituzione dei mezzi meccanici obsoleti con una programmazione
strutturata e una visione pluriennale, che possa essere accessibile al
numero più ampio di agricoltori, con costi minori e una burocrazia
semplificata.
“Quando si parla di autosufficienza alimentare, aumento della produzione,
maggiore redditività per i produttori e sostenibilità ambientale – afferma
il presidente nazionale Cristiano Fini- bisogna ricordare che questi
obiettivi possono essere raggiunti solo tramite una meccanizzazione
agricola innovativa e altamente tecnologica. Ormai è si tratta di un
processo che deve essere irreversibile”.
“Per fare impresa ci vuole programmazione -ha concluso Fini-. Le nostre
imprese devono poter sapere su quali aiuti possono contare nel lungo
periodo, per poter così impostare le loro iniziative imprenditoriali sia
dal punto di vista tecnico che da quello economico”.
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