(AGENPARL) – mer 06 novembre 2024 L’assessore alla Difesa dell’ambiente oggi ha incontrato in
regione gli allievi della Scuola militare “Teuli?” di Milano in
visita in Friuli Venezia Giulia
Trieste, 6 nov – “I fatti storici che nei secoli hanno
attraversato il nostro territorio spiegano il grande sentimento
patriottico che ancora oggi caratterizza Trieste e il Friuli
Venezia Giulia. Conoscere le proprie radici ? fondamentale per
programmare un futuro di pace e prosperit?”.
Lo ha affermato l’assessore alla Difesa dell’ambiente Fabio
Scoccimarro che questa mattina ha incontrato a Trieste, nel
Palazzo della Regione, una cinquantina di allieve e allievi della
Scuola militare “Teuli?” di Milano.
“Il Friuli Venezia Giulia, una regione complessa nata dopo le
ferite della Seconda Guerra mondiale con la perdita dell’Istria e
della Dalmazia storicamente italiane, ? sempre stata una terra
ospitale per le nostre Forze armate. A partire dalla met? degli
anni 50 – ha ricordato Scoccimarro – qui era di stanza un terzo
dell’intero Esercito nazionale a difesa del confine orientale
che, come ricord? Winston Churchill, era parte integrante della
cosiddetta Cortina di ferro che da Stettino nel Mar Baltico fino
a Trieste nell’Adriatico divideva l’Occidente dai Paesi sotto
l’influenza dell’Unione sovietica”.
Nel portare i saluti del governatore Massimiliano Fedriga,
l’assessore Scoccimarro ha tenuto una vera e propria lezione
sulle vicende storiche che hanno caratterizzato questo
territorio. Dalla Tergeste romana a decadente piccolo villaggio
di pescatori con poche migliaia di abitanti, fino all’impetuoso
sviluppo commerciale e demografico di Trieste, diventata nel 1717
porto franco dell’Impero degli Asburgo per volont? di Carlo VI.
“Da quel momento in poi – ha sottolineato Scoccimarro – la citt?
esplose letteralmente da un punto di vista economico ma anche
culturale e religioso con una libert? di culto unica in tutta
Europa e con la presenza pacifica di numerose etnie e comunit?,
per? mantenendo sempre una forte identit? italiana”.
“Trieste ? stata poi sconvolta dalle vicende drammatiche dei due
conflitti mondiali con l’occupazione prima da parte delle forze
del Terzo Reich dal 1943 al 1945 e successivamente da parte dei
partigiani comunisti jugoslavi di Tito che, a partire dal 1?
maggio 1945, per 40 giorni presero il totale controllo della
citt?. Qui in pochi anni – ha precisato l’esponente della Giunta
Fedriga – abbiamo vissuto il dramma della Risiera di San Sabba,
unico esempio di lager nazista in Italia, e la tragedia delle
foibe dove furono gettati prigionieri, militari e civili
innocenti trucidati dall’esercito jugoslavo”.
L’assessore ha quindi ripercorso i nove anni trascorsi sotto il
governo militare alleato, l’esodo delle popolazioni italiane
dall’Istria e dalla Dalmazia, le manifestazioni di protesa del
novembre 1953, segnate dall’uccisione di sei triestini inermi –
alcuni giovanissimi -, e il fortissimo desiderio di Trieste di
ricongiungersi all’Italia, coronato soltanto il 26 ottobre 1954.
“Dopo la fine della Guerra fredda e il crollo del comunismo, a
partire dal 1989 il Friuli Venezia Giulia ha riacquisito il
proprio ruolo centrale in Europa e ha ripreso a rifiorire da un
punto di vista economico e a svilupparsi in ogni settore. Non ?
un caso per esempio che qui oggi – ha concluso Scoccimarro –
possiamo vantare istituti scientifici internazionali di grande
prestigio e il tasso pi? alto di ricercatori in Europa rispetto
la popolazione residente”.
ARC/RT/gg
061415 NOV 24
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