(AGENPARL) – mer 06 novembre 2024 *Acquedotto Pugliese presenta il suo Water Safety Plan per ripensare le
città di domani*
*Regione Puglia e AqP a Ecomondo di Rimini per il confronto sulla
sostenibilità ambientale urbana e la sicurezza della risorsa idrica. Premio
a Copenaghen per la gestione dell’acqua*
Resilienza e sostenibilità delle città passano da una gestione innovativa
dell’acqua. Soluzioni che ne preservino gli alti standard qualitativi anche
in fasi di cambiamento climatico, caratterizzate da siccità ed eventi
estremi che mettono a dura prova i sistemi idrici. Nasce in questo contesto
il Water Safety Plan di Acquedotto Pugliese (AQP), un Piano sulla sicurezza
delle acque (Psa) basato sul calcolo preventivo dei potenziali rischi in
tutta la filiera idro-potabile. Il progetto è stato illustrato oggi a
Ecomondo, l’evento internazionale sulla transizione ecologica in corso a
Rimini, nel panel Water for Life dedicato alle città resilienti e alla
gestione sostenibile dell’acqua. Protagonisti dell’incontro esperti
relatori del mondo istituzionale e professionale.
AQP ha anticipato l’applicazione delle norme sulla sicurezza dell’acqua di
cinque anni e già dal 2018, con un primo progetto pilota, ha implementato
sulla sua rete un Water Safety Plan. Il Piano, che ha un orizzonte a
gennaio 2029 per l’applicazione su tutta la rete, si basa su un sistema di
mappatura e analisi dei dati che permette anche di garantire un’elevata
qualità dell’acqua: la Puglia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità,
presenta un tasso di conformità dell’acqua potabile del 99,1%, superiore
alla media italiana (98,9%). Un dato frutto di investimenti e monitoraggi
costanti. Nel solo 2023 i parametri chimici e microbiologici monitorati
sono stati 1,6 milioni su oltre 50mila campioni prelevati.
Il Piano prevede la descrizione dell’intera filiera idropotabile – a
partire da sorgenti, impianti di potabilizzazione, serbatoi, pozzi,
collegamenti, grande adduzione e reti, sino agli abitati ed ai punti di
consegna – e permetterà di raggiungere diversi obiettivi che vanno
dall’ottimizzare i processi e gli investimenti sino ad anticipare
potenziali rischi sul sistema di distribuzione delle acque.
“Partendo nel 2018 dalla filiera pilota del Pertusillo – ha spiegato la
direttrice generale di AQP, *Francesca Portincasa* – siamo stati tra i
primi ad attivarci in Italia, dove le norme sui Piani di sicurezza
dell’acqua sono state recepite ad aprile 2023. In un sistema fortemente
interconnesso come il nostro, con 6 schemi idrici che ci rendono un unicum
in Europa, questo farà una forte differenza in positivo. Per esempio,
affronteremo le attività di controllo non più su base comunale, ma
attraverso un modello di zone di fornitura più ampie, ottimizzando gli
interventi, mentre la qualità dell’acqua, già ottima, continuerà ad essere
analizzata e garantita dai laboratori. Inoltre, la nostra control room, il
cervello digitale di AQP, sarà in grado di gestire le segnalazioni di
potabilità sospetta attivando alert e relativi interventi”.
In occasione del panel la direttrice generale Portincasa ha consegnato
il riconoscimento
internazionale dedicato alla sostenibilità Water for life AQP Award, giunto
alla terza edizione, alla città di Copenaghen. Da un punto di vista della
gestione dell’acqua, la capitale danese si presenta come un case study per
le pratiche di raccolta dell’acqua piovana – anche in condizioni di
precipitazioni estreme – e il suo successivo utilizzo per scopi civili, ad
esempio l’irrigazione, lo scarico dei servizi igienici e la pulizia delle
strade. Le attività hanno incluso la costruzione di infrastrutture verdi,
quali tunnel sotterranei di accumulo, così come lo sviluppo e
riprogettazione di parchi e aree naturali adatti per poter fungere da
bacini idrici. Questi interventi sono stati combinati con la progettazione
e uso dei tetti verdi dove la vegetazione ha il compito di assorbire
l’acqua.
“Copenaghen – ha commentato l’assessora all’Ambiente della Regione
Puglia, *Serena
Triggiani*, – dimostra come le città possano diventare più resilienti
attraverso l’innovazione, la sostenibilità e il coinvolgimento della
comunità. Quello che anima entrambe le nostre realtà è una chiara,
condivisa e diffusa consapevolezza dei rischi climatici e degli impatti che
ci hanno spinto a creare un modello di resilienza per la gestione
dell’acqua, valido esempio anche per altri contesti operativi. Sebbene i
contesti climatici e geografici siano diversi, i principi fondamentali
della resilienza urbana e della gestione sostenibile dell’acqua possono
essere adattati reciprocamente. La Puglia, con il suo impegno nella
gestione sostenibile dell’acqua, rappresenta un esempio di come queste
strategie possano essere adattate e applicate in altri contesti”.
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