
(AGENPARL) – mar 29 ottobre 2024 **Fidi Toscana, nuovi indirizzi e piano industriale, Marras: “Il rilancio
sarà fortemente sostenuto dalla Regione”**
/Scritto da Camilla Marotti, martedì 29 ottobre 2024 alle 19:11/
Nel futuro di Fidi Toscana non c’è più la parziale privatizzazione
ipotizzata nel piano del 2022 ma “Un nuovo piano industriale 2024/26 per
un rilancio che prevede di rafforzare gli strumenti per il sostegno delle
micro, piccole e medie imprese”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale
a economia e turismo Leonardo Marras che in Consiglio regionale ha
illustrato oggi i nuovi indirizzi della Giunta a proposito della
finanziaria regionale. “Il 50° anniversario di Fidi sarà un momento di
forte rilancio per la società. Ci sono tutti gli spazi perchè questo
possa avvenire, come ha concordato tutto il Consiglio regionale che
lavorerà su un atto da votare unanimemente. Così il rilancio di Fidi
Toscana – ha commentato l’assessore – sarà fortemente sostenuto dalla
Regione”.
Nel suo intervento, Marras ha illustrato tutto il lavoro fatto per dare un
nuovo assetto alla finanziaria regionale senza più il controllo pubblico e
ricercando una nuova, e più ampia, missione. “Sono arrivate proposte non
in linea con le nostre aspettative, e quindi ora dobbiamo rilanciare Fidi
in un percorso autonomo, con un nuovo piano industriale”. Proposta verso
cui ha mostrato interesse tutto il consiglio regionale.
Indirizzi che Marras ha spiegato nel dettaglio: “Abbiamo avuto buoni
risultati di esercizio sia nel 2022 che nel 2023, registriamo un milione di
utile anche nel primo semestre 24. Ma al termine delle manifestazioni
d’interesse solo Kme e Italia Comfidi hanno presentato proposte. Di qui la
necessità di rivedere il piano che prevedeva la cessione della quota di
maggioranza della Regione, pari al 62,8%, in un accordo di co-vendita
stipulato con i soci bancari”.
Nelle parole di Marras il punto sulle tre società regionali: oltre Fidi,
anche Sviluppo Toscana e Sici. L’aggiornamento del piano include anche un
rafforzamento di Sviluppo Toscana, che attende la nomina del direttore
generale, nella prospettiva di trasformarla in un’agenzia di sviluppo
regionale. Per quanto riguarda Sici, sfumata con l’uscita dell’Umbria dalla
finanziaria, la società rimane della sola Toscana e Sviluppo Toscana, dopo
le verifiche operate dal Cda, potrà acquisirla per farne una società
regionale in house.