Conferenza dei capigruppo contro il declassamento
La Conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale dell’Aquila ha stigmatizzato il programma di riforma dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che prevede il declassamento degli uffici del capoluogo abruzzese e lo spostamento della dirigenza in altre sedi territoriali.
In proposito, l’organismo comunale, che si è riunito stamani su richiesta delle opposizioni e sotto la presidenza del presidente del Consiglio comunale, Roberto Santangelo, e che ha ascoltato rappresentanti sindacali di settore che hanno relazionato sulla problematica, ha approvato all’unanimità un documento (primo firmatario, Paolo Romano, L’Aquila nuova) che prevede la costituzione di una delegazione che chiederà un incontro formale al ministero dell’Economia e delle Finanze.
L’ordine del giorno parte dalla considerazione che, dalla riorganizzazione dell’agenzia, “emergerebbe come L’Aquila, e l’intero Abruzzo, siano tra i territori più penalizzati”. In particolare – è scritto ancora nel documento – “L’Abruzzo, con 4 province, si vede attribuire un solo ufficio Accise, Dogane e Monopoli (Uadm) di livello dirigenziale”. Nell’ordine del giorno si sottolinea inoltre come L’Aquila sia “l’unico capoluogo di regione in Italia a non vedersi riconosciuto neanche un Uadm, ottenendo soltanto un unico ufficio dirigenziale (Antifrode Abruzzo), previsto, tra l’altro, in ogni regione”. L’ufficio Antifrode, è precisato nell’ordine del giorno, avrebbe solo compiti “di indirizzo, supporto, segnalazione e coordinamento degli uffici locali”, mentre l’ufficio Accise, Dogane e Monopoli “con sede a Pescara” e competenza “su tutta la regione nei settori dogane, accise, giochi e tabacchi” vedrà assorbire tutte le attività “di supporto dirette e indirette, oltre alla presenza del dirigente con capacità decisionali. L’ufficio delle Dogane dell’Aquila sarà quindi declassato e diventerà e diventerà una sezione territoriale dipendente da Pescara, come Giulianova, Avezzano e Ortona”.
Il documento esprime preoccupazione per “i 45 dipendenti attualmente operanti nella provincia dell’Aquila, che rischierebbero di vedersi dequalificati nello svolgimento delle mansioni” e per il fatto che “l’effetto di una siffatta riforma sarebbe quello di allontanare gli operatori delle istituzioni, rendendo per gli stessi sempre più difficile e complicato, in termini di tempo e di distanze chilometriche, instaurare rapporti istituzionali con l’agenzia”.
Di qui la volontà di formare una delegazione per interloquire con il viceministro all’Economia e Finanze, Maurizio Leo, che si sta occupando del processo di riorganizzazione dell’agenzia delle Dogane e Monopoli. Il documento inoltre promuove la proposta “di prevedere un ufficio dirigenziale Uadm all’Aquila, con competenza su tutta la provincia, accorpando l’attuale ufficio delle Dogane dell’Aquila con l’area territoriale di Avezzano alla sezione distaccata dell’Aquila dell’ufficio dei Monopoli per l’Abruzzo”. L’ordine del giorno propone, in alternativa, “di prevedere un ufficio dirigenziale Uadm di L’Aquila e Teramo, con l’ulteriore accorpamento del reparto territoriale di Giulianova, attualmente facente capo all’ufficio delle Dogane di Pescara”.