
(AGENPARL) – ven 20 settembre 2024 L’intelligenza artificiale avrà un impatto sulla competitività delle nostre
imprese, occorre quindi lavorare per rafforzare la filiera europea dell’IA
che ha ancora delle debolezze, soprattutto in tema di investimenti a
confronto con Stati Uniti e Cina. Bisogna costruire un contesto favorevole
alla nascita e crescita di applicativi e strumenti che possano competere
con i giganti mondiali del tech.
In Italia, il Governo ha presentato recentemente la Strategia Italiana per
l’Intelligenza Artificiale 2024- 2026 che ha individuato alcune linee
strategiche di azione, ma soprattutto che ha sottolineato l’importanza di
non rimanere indietro. Per l’industria questo è essenziale, perché ormai
Industria 5.0 bussa alle porte di tutte le imprese italiane e su questo si
gioca la nostra competitività a livello globale.
Il nodo è l’utilizzo dei dati per una IA a forte declinazione industriale:
con i dati possiamo efficientare i processi e arricchire i nostri prodotti,
proprio come facciamo col design. L’utilizzo dei dati richiede nuove figure
professionali specializzate nel saperli selezionare, interpretare e
proteggere, e quindi nuove competenze. Per questo la formazione gioca un
ruolo cruciale nello sviluppo dell’IA, dobbiamo lavorare insieme scuola,
università e imprese per un dialogo sempre più proficuo e concreto.” Così
Riccardo Di Stefano presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria alla
XXI edizione del Convegno Codau a Firenze.