
(AGENPARL) – gio 19 settembre 2024 ——– Tra una settimana il calcio d’inizio di
Matti per il calcio ————————————————-
…. L’Uisp presenta le squadre che scenderanno in campo a Riccione, dal 26 al 28 settembre: persone con disagio mentale, medici e infermieri, operatori e familiari da tutta Italia
/Roma, 19 settembre/ – Tra una settimana il fischio d’inizio e si torna in campo, una sorta di staffetta simbolica tra Paralimpiadi e la Rassegna nazionale dei Centri e Dipartimenti di salute mentale giunta quest’anno alla XVI edizione: *”Matti per il calcio”* che si svolgerà *a Riccione dal 26 al 28 settembre*, organizzata dall’Uisp. Calcio d’inizio ore 16 di giovedì 26 settembre allo stadio comunale di Riccione, dove verranno tracciati due campi a sette. Parteciperanno squadre con giocatori e giocatrici che arriveranno dalle Asl di tutta Italia, composte da *persone con disagio mentale, medici, infermieri, operatori sportivi e familiari*.
L’Uisp presenta le *11 squadre che parteciperanno*, a cominciare da quelle che lo scorso anno si sono piazzate al primo e al secondo posto, ovvero: *Asd Terzo tempo Torino* e *Insieme per sport Genova*. Ci saranno alcune squadre dalla presenza consolidata nel corso degli anni, come le due squadre di Arezzo, *Pionta e Arkadia-Asd Piazza Coralli*, ma anche *Percorsi Odv Pescara*. Confermata anche la presenza di *Va Pensiero di Parma*, squadra alla quale non difetta certo l’autoironia, una delle caratteristiche della manifestazione. Ma ci saranno anche squadre al loro esordio, come *Pieve di campo, Perugia* e *Pescara 3 Abruzzo Molise*. Torna in campo *Global sport Lario di Como*, che l’anno scorso non era presente. *Uisp Piemonte-Torino e Uisp Piemonte Tre* completano il quadro.
Si svolgeranno complessivamente circa *30 partite di calcio a 7*, una dietro l’altra, nell’arco di tre giorni. Ci saranno tre gironi, due da 4 e uno da 3, con inizio delle gare alle 16 di giovedì 26 settembre. Tutte le gare si svolgeranno *allo stadio comunale di Riccione, Italo Nicoletti* (Viale Forlimpopoli, 5 Riccione RN). Venerdì si gioca mattina e pomeriggio, verranno allestiti due campi a 7 all’interno dello stadio, nel campo da gioco. Sabato alle ore 12 sono in programma finali e premiazioni per tutti.
“La manifestazione ha un forte radicamento territoriale – dice *Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp* – ed è frutto della collaborazione tra Asl, personale medico e operatori sportivi. Quest’anno c’è *una dedica speciale da riservare allo psichiatra Franco Basaglia*, nel centenario della nascita, il primo a capire che le malattie mentali non hanno soltanto bisogno di cure ma anche del rapporto umano e sociale che si crea con il contesto circostante, a cominciare dalle strutture e dai medici. Il calcio si è dimostrato un ottimo terreno per *costruire sul campo relazioni in grado di superare disagio mentale e solitudine*”.
Le iniziative territoriali nell’ambito del progetto Matti per il calcio hanno cominciato a radicarsi dal 1995, grazie ad alcune esperienze pilota che l’Uisp, in collaborazione con varie Asl, ha promosso a Torino, Roma, Parma, Genova e altre città.
*Come è nato Matti per il calcio?* A partire dai primissimi anni ’90, l’Uisp ha fatto da incubatore partendo dal territorio e da una serie di esperienze di terapia psichiatrica che in pochi mesi si sono contaminate a vicenda, a Roma, Torino, Milano, Genova, Orvieto, in Emilia Romagna e all’estero.
Matti per il calcio è, infatti, *una sfida culturale prima che sportiva*, che rappresenta un modo semplice per mettere insieme problema e cura: lo sport, il gioco del calcio in particolare, come terapia individuale e di gruppo per superare forme più o meno acute di disturbo mentale ma anche per riavvicinare alla socialità, al rispetto delle regole e all’assunzione di responsabilità, costruendo occasioni di inclusione sociale.
La tesi del calcio come terapia è stata illustrata in una recente intervista [1] anche dal *professor Giancarlo Vinci* di Roma, che a partire dal 2010 raccolse il testimone dell’esperienza da uno degli psichiatri che fu pioniere di Matti per il calcio, il professor Luigi Trecca. “Non giochiamo per vincere, la nostra vittoria è coinvolgere tutti i ragazzi – racconta nella videointervista Giancarlo Vinci – questo è il metodo Uisp che negli anni abbiamo affinato. Nel 2011 lo presentammo in un Convegno organizzato dall’Uisp a Prato che serviva a confrontare le varie esperienze di Matti per il calcio. Nell’ascoltare le esperienze degli altri notai che c’era una grande fantasia: tornei di strada e partite di calcio dove capitava”.
“Chiesi: perché il calcio funziona? – prosegue il professor Giancarlo Vinci – Il calcio funziona perché funziona, mi si rispose, è una tautologia, *si vede che i pazienti che stanno meglio*. Ma quali sono i meccanismi che permettono al calcio di funzionare? Questa è la domanda centrale che ancora oggi rimane centrale. Ci interessava studiare due cose: quali emozioni provava chi giocava, quindi una sorta di percezione e di consapevolezza di sé. E cercare di capire che tipo di interazione c’è tra l’individuo e il gruppo, come gli altri rispondono ai miei comportamenti, che cosa io mi aspetto dagli altri componenti la mia squadra”.
L’unione di questi due parametri,* l’individuo e il gruppo*, ha fatto sì che l’esperienza di Matti per il calcio proseguisse nel tempo e si diffondesse capillarmente nei territori. Con lo sport, in questo caso il calcio, a fare da cemento.
/Ufficio stampa e comunicazione Uisp nazionale
Ivano Maiorella – Elena Fiorani
*GUARDA IL VIDEO DI LANCIO* [2]
*PARLA LO PSICHIATRA **GIANCARLO VINCI*
[3] Disiscriviti [4]
[1] https://uispnazionale.invionews.net/nl/pdwc9n/jwepy21/ws20j24/uf/11/aHR0cHM6Ly93d3cueW91dHViZS5jb20vd2F0Y2g_dj1iV0pjVTM0WE5pdw?_d=98I&_c=cb941b54&feature=youtu.be#TRACK
[2] https://uispnazionale.invionews.net/nl/pdwc9n/jwepy21/ws20j24/uf/10/aHR0cHM6Ly93d3cueW91dHViZS5jb20vd2F0Y2g_dj1ZcU5EWXJzdDVMVQ?_d=98I&_c=540719bd
[3] https://www.youtube.com/watch?v=bWJcU34XNiw#TRACK
[4] https://uispnazionale.invionews.net/upr/pdwc9n/ws20j24/unsubscribe?_m=jwepy21&_t=0cdbb933