
(AGENPARL) – mar 17 settembre 2024 Dopo il grande successo ottenuto a Varsavia, dove la mostra è stata prima
esposta presso la Fiera Internazionale del Libro in occasione della
partecipazione d’onore dell’Italia e poi presso l’Istituto Italiano di
Cultura, l’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia inaugura la mostra
“Storie italiane” il prossimo 21 ottobre, in occasione della XXIV edizione
della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. L’apertura della mostra
conclude la Settimana della Lingua e apre al periodo seguente,
metaforicamente ampliando il programma della SLIM a un autunno ricco di
iniziative letterarie e culturali.
La copertina è uno degli elementi più persuasivi a disposizione di un
editore per invogliare un lettore ad acquistare un libro. Come diceva Bruno
Munari – maestro ineguagliato della grafica editoriale italiana – la
copertina di un libro è un piccolo manifesto che ha lo scopo di comunicare
all’osservatore che, in quel libro, c’è qualcosa che lo può interessare.
La storia dell’editoria italiana è ricca di esempi di casa editrici che si
sono rivolte a un illustratore per rendere originali ed efficaci le proprie
copertine. Questa tendenza, che ha vissuto nel corso del Novecento fasi
alterne, si è consolidata negli anni Duemila, quando diversi editori si
sono affidati a dei disegnatori per rinnovare l’immagine di intere collane.
Con questa mostra si vuole mettere in luce come in particolare la narrativa
italiana venga spesso affidata all’interpretazione di un illustratore, sia
che si tratti di scrittori che sono ormai dei classici sia di giovani
promesse. Gli illustratori qui selezionati – Manuele Fior, Beppe Giacobbe,
Andrea Serio, Mario Sughi, Elisa Talentino – sono tra i più amati e
riconosciuti degli ultimi anni e si caratterizzano per utilizzare tecniche
molto diverse tra loro, dall’acquarello alla pittura digitale, e per la
riconoscibilità del loro stile.
La mostra è stata commissionata per l’occasione dagli Istituti Italiani di
Cultura di Cracovia e Varsavia, è curata da Melania Gazzotti e realizzata
in collaborazione con l’Associazione Culturale Giuseppe e Gina Flangini di
Saronno (VA).