(AGENPARL) – mer 11 settembre 2024 FIBROMIALGIA, COSTA (M5S): “SUBITO LA LEGGE, E L’IMPEGNO TRASVERSALE DELLA
POLITICA SI TRADUCA IN ATTI CONCRETI”
Roma, 11 settembre 2024 – «L’unanimità ha stancato, l’unanimità adesso deve
dare risposte e la risposta è una legge»: così il vicepresidente della
Camera, on Sergio Costa questa mattina alla conferenza stampa indetta
insieme alla deputata Pd, Ilenia Malavasi, in collaborazione con CFU-
Italia, per fare il punto sulla fibromialgia. Tra i temi trattati: il
necessario e non più procrastinabile inserimento nei Lea (Livelli
Essenziali di Assistenza); l’approdo a una legge nazionale dopo la firma da
parte di tutti i partiti di un testo di legge scritto con l’associazione a
marzo 2023 e in attesa di essere discusso al Senato. Gli italiani colpiti
dalla fibromialgia sono circa 3 milioni: non solo donne, pur essendo il
numero maggiore, ma anche uomini e bambini in età pediatrica. Il numero
però è frutto di una stima calcolata partendo da una percentuale mondiale,
circa il 3% della popolazione.
«Quanti siamo, quanto costiamo al Sistema Sanitario Nazionale, quanto è
l’impatto sul mondo del lavoro? Senza numeri non esistiamo – è stato
l’appello di Barbara Suzzi, Presidente CFU- Italia- Non lasciateci
diventare una cancrena. Rischiamo di diventare l’ennesima emergenza, un
problema irrisolvibile».
I nodi, citati da Costa, Malavasi e dai parlamentari che si sono susseguiti
– Walter Rizzetto (FdI), Elisa Pirro (M5S), Stefania Ascari (M5S), Marco
Lisei (FdI)- sono l’inserimento nei LEA, cui accederebbero 800 mila persone
affette su 3 milioni e su cui pende la spada di Damocle di un Ministero
dell’Economia «che concede non a seconda dei bisogni ma delle risorse»,
come ha rimarcato il vicepresidente Costa.
La priorità a detta di tutti gli intervenuti è tuttavia la legge. “Anche
inizialmente imperfetta, ma migliorabile”, secondo Malavasi, che ha
ricordato il ruolo e le competenze delle associazioni dei pazienti negli
iter legislativi. «Per approvare una legge servono due anni e mezzo in
media – ha sottolineato Costa – è arrivato il momento che il Senato
calendarizzi la discussione. Ma soprattutto vogliamo che nella legge di
Bilancio ci sia uno stanziamento, anche minimo per poter inserire la
fibromialgia tra i Lea». Infatti quelli che staranno approvati e pubblicati
a inizio 2025 sono stati formulati nel 2017 e quindi non comprendevano
questa malattia cronica invalidante. «Insomma – ha concluso Costa – va bene
la firma all’unanimità della proposta di legge, va benissimo l’impegno
bipartisan per camminare insieme al fianco dei malati di fibromialgia, ma
adesso il governo dimostri di voler fare sul serio. Altrimenti sono solo
chiacchiere. Se ci crediamo, se non perdiamo tempo, il 2025 potrebbe
essere l’anno della svolta», ha concluso Costa.
*Roberto Malfatti*
*Comunicatore politico e sociale*
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