
(AGENPARL) – mer 28 agosto 2024 Buongiorno,
segnaliamo i concerti dell’Orchestra da Camera fiorentina nei musei di San Marco e del Cenacolo di Santa Apollonia a Firenze per gli appuntamenti di “Note al Museo” che si terranno da giovedì 5 settembre a sabato 26 ottobre.
Torna “Note al Museo”
nei musei di San Marco e del Cenacolo di Santa Apollonia a Firenze
da giovedì 5 settembre a sabato 26 ottobre 2024
Gli ensemble dell’Orchestra da Camera fiorentina per una nuova esperienza di visita
Dopo la pausa estiva tornano i concerti dell’Orchestra da Camera Fiorentina al Museo di San Marco e al Cenacolo di Santa Apollonia per una visita ai capolavori resa ancora più suggestiva con i contrappunti musicali degli ensemble.
Il progetto è stato finanziato dal Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo e realizzato dalla Direzione regionale Musei nazionali Toscana insieme all’Orchestra da Camera Fiorentina.
Gli ultimi cinque momenti musicali in programma tra settembre e ottobre esalteranno e accompagneranno l’esperienza di visita degli spazi della Biblioteca monumentale di Michelozzo, del Refettorio piccolo e del chiostro di sant’Antonino al Museo di San Marco e del Cenacolo di Santa Apollonia, trasformandola da contemplativa a immersiva negli infiniti rimandi e dialoghi non didascalici tra note e visioni d’arte, in una modalità di ascolto non statica, con le consuete sedute, ma itinerante e avvolgente.
I capolavori di Beato Angelico, del Ghirlandaio, di fra Bartolomeo, di Andrea del Castagno e le monumentali architetture di Michelozzo a San Marco, il Chiostro, il Refettorio e la Biblioteca, che normalmente accolgono il pubblico con spazi sorprendentemente riservati e silenziosamente raccolti, si vestiranno delle note dell’Orchestra da Camera fiorentina.
La rassegna riparte giovedì 5 settembre al Museo di San Marco (ore 10): sul palco il Quartetto Elleboros, musiche di Fauré e Ravel. In arrivo i concerti dell’Orchestra da Camera Fiorentina al Cenacolo di Sant’Apollonia (sab 21 ore 11), dell’Hungarica Ensemble Horvath al Museo di San Marco (7/10 ore 10), del duo pianistico Giacomo Alessandrini e Francesco Marri al Cenacolo di Sant’Apollonia (9/10 ore 10). Note al museo si chiude al Cenacolo di Sant’Apollonia con due straordinari contrabbassisti, Andrea Bocini e Antonio Mercurio, ospiti dell’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta (26/10 ore 10).
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Info: museitoscana.cultura.gov.it e orchestradacamerafiorentina.it
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NOTE AL MUSEO / PROGRAMMA MUSICALE
SETTEMBRE • SEPTEMBER
• GIOVEDÌ 5
MUSEO DI SAN MARCO
QUARTETTO ELLEBOROS
VIOLINI: BEATRICE BIANCHI, STEFANO RIMOLDI
VIOLA: MASSIMO COCO
VIOLONCELLO: STEFANO AIOLLI
G. FAURÉ Quartetto per archi in Mi minore op. 121
M. RAVEL Quartetto per archi in Fa maggiore
• SABATO 21
CENACOLO DI SANT’APOLLONIA
ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA
VIOLINO E MAESTRO CONCERTATORE:
MARCO LORENZINI
A. VIVALDI Concerto grosso in Re minore per due violini,
violoncello, archi e continuo, Op. 3 n.11 RV565
A. VIVALDI Le Quattro Stagioni per violino e orchestra d’archi
Concerto n. 1 in Mi maggiore per violino, archi e continuo,
Op. 8 RV 265 (La Primavera)
Concerto n. 2 in Sol minore per violino, archi e continuo,
Op. 8 RV 315 (L’Estate)
Concerto n. 3 in Fa maggiore per violino, archi e continuo,
Op. 8 RV 293 (L’Autunno)
Concerto n. 4 in Fa minore per violino, archi e continuo,
Op. 8 RV 297 (L’Inverno)
OTTOBRE • OCTOBER
• LUNEDÌ 7
MUSEO DI SAN MARCO
HUNGARICA ENSEMBLE HORVATH
VIOLINI: LADISLAO PETRU HORVATH,
ANTON TIBERIU HORVATH
VIOLA: DEZI HERBER
VIOLONCELLO: PETRU GABRIEL HORVATH
MUSICHE DA QUARTETTI
J. BRAHMS, B. BARTOK, F. LISZT, E. SERVANSKY,
L. WEINER, A. RAZEK
• VENERDÌ 9
CENACOLO DI SANT’APOLLONIA
DUO PIANISTICO
PIANOFORTE: GIACOMO ALESSANDRINI,
FRANCESCO MARRI
IL PIANOFORTE DI PUCCINI
G. PUCCINI Da La Tosca, Pot-Pourri per
pianoforte a quattro mani di Bernardo Wolff
G. PUCCINI Da Manon Lescaut, “Intermezzo”
atto III (riduzione per pianoforte a quattro
mani di Carlo Carignani)
G. PUCCINI Da La Bohème, Pot-Pourri
per pianoforte a quattro mani di Bernardo Wolff
• SABATO 26
CENACOLO DI SANT’APOLLONIA
ORCHESTRA DA CAMERA FIORENTINA
DIRETTORE: GIUSEPPE LANZETTA
CONTRABBASSI: ANDREA BOCINI, ANTONIO MERCURIO
G. BOTTESINI Passioni Amorose
per due contrabbassi e orchestra
G. BOTTESINI Fantasia sulla “Sonnambula” di V. Bellini
G. BOTTESINI Introduzione, tema
e variazioni sul Carnevale di Venezia
E. GRIEG The Holberg Suite
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Museo di San Marco
Il museo custodisce il più grande complesso al mondo di opere del Beato Angelico come l’iconica Annunciazione, capolavoro della pittura rinascimentale, la Deposizione, il Trittico di San Pietro martire, la Pala di Annalena, il Giudizio Universale, la Pala di San Marco, e il Tabernacolo dei Linaioli. Nel museo sono esposte altre opere di inestimabile valore storico-artistico, prime fra tutte il Cenacolo del Ghirlandaio, la Madonna col Bambino di Paolo Uccello, dipinti di Fra Bartolomeo e di Giovanni Antonio Sogliani, terrecotte dei Della Robbia e il famoso ritratto di Girolamo Savonarola, che nel convento soggiornò a partire dal 1489, dipinto da Fra Bartolomeo. Il museo comprende gli splendidi spazi dell’ex convento quali il chiostro di Sant’Antonino, i due Refettori, la sala del Capitolo, le Celle dei monaci e la Biblioteca di Michelozzo, la prima biblioteca “pubblica’’ del Rinascimento costruita per espresso volere di Cosimo de’ Medici il Vecchio, che conserva ed espone ciclicamente straordinari codici miniati. Il museo è anche un punto di riferimento per un dialogo tra le arti e ospita iniziative ed eventi nazionali e internazionali di musica rinascimentale, danza contemporanea, azioni teatrali, incontri e presentazioni.
Cenacolo di Santa Apollonia
La più sorprendente illusione della realtà dell’intera civiltà rinascimentale. Così lo storico dell’arte Henry Thode definiva l’Ultima Cena di Andrea del Castagno nell’ex monastero di Sant’Apollonia, a Firenze. Quel capolavoro di metà Quattrocento, modello per importanti artisti quali Piero della Francesca, Ghirlandaio e Leonardo, si ammira nel Cenacolo di Sant’Apollonia. Un luogo sorprendentemente riservato e lontano dai flussi turistici, dove il visitatore può ancora assaporare il silenzio, conoscere la storia del luogo e contemplare l’arte potente di un grande pittore, Andrea del Castagno e della sua opera monumentale. Questo gioiello è stato per secoli custodito gelosamente dalle monache benedettine fino all’Ottocento, quando fu svelato alla città solo dopo le soppressioni conventuali. Oggi gli affreschi di Andrea del Castagno regalano emozioni straordinarie: l’Ultima cena, la Crocifissione, la Deposizione nel sepolcro e la Resurrezione sono scene di rara potenza espressiva, meraviglie del Quattrocento fiorentino