
(AGENPARL) – mer 14 agosto 2024 SMANTELLAMENTO DI UNA STAMPERIA CLANDESTINA IN NAPOLI
Per delega del Procuratore della Repubblica, si comunica che nella mattinata odierna in Napoli quartiere Barra -, nell’ambito di un’articolata attività investigativa finalizzata alla neutralizzazione
di un’organizzazione transnazionale dedita alla falsificazione di banconote false da 20, 50 e 100 euro
– indagine diretta dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli (Sezione Criminalità
Economica) -, i militari della 1^ Sezione Operativa “Roma” del Comando Carabinieri
Antifalsificazione Monetaria, supportati dai militari del Comando Provinciale di Napoli, del
Raggruppamento Operativo Speciale e del 10^ Reggimento Carabinieri Campania, a seguito di una
perquisizione locale delegata, procedevano all’arresto in flagranza di un soggetto ritenuto
responsabile dell’allestimento e della gestione di una stamperia clandestina realizzata nelle
pertinenze della propria abitazione. L’attuazione del particolare dispositivo consentiva la
localizzazione di un vano interrato, completamente chiuso, ricavato alle spalle del locale garage
contiguo all’abitazione dell’indagato, esclusivamente accessibile tramite una parete mobile
realizzata su rotaie azionabile con un sistema elettronico artigianale, funzionale all’arretramento di
un’ampia superficie muraria, occultata dietro una scaffalatura lignea utilizzata per il deposito di
attrezzature tecniche. All’interno del vano veniva rinvenuta la stamperia clandestina allestita con la
collocazione in serie di stampanti digitali e altri strumenti tecnico – grafici e informatici. Nella
circostanza si procedeva al sequestro di: banconote del taglio da 20, 50 e 100 euro false per un
valore complessivo di circa 2 milioni e settecentomila;
nr. 31 stampanti digitali;
numeroso
materiale tecnico-grafico funzionale alla stampa digitale. Le attività d’indagine finora svolte hanno
consentito di accertare che la stamperia aveva generato ingenti quantitativi di banconote false del
taglio da 20, 50 e 100 euro, a partire dal 2021, ascrivibili a nr. 5 classi di contraffazione definite dalla
Banca Centrale Europea quali “common”. Si è stimato che la stamperia, considerata la diffusione
nell’intera eurozona, abbia monopolizzato circa il 30% della valuta falsa circolante, avendo prodotto
complessivamente oltre 15 milioni di euro in banconote false. Al termine delle operazioni l’intera
struttura è stata posta sotto sequestro. I provvedimenti eseguito sono misure pre-cautelari personali
e reali, disposte in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione,
e il destinatario della stessa è persona sottoposta a indagini e, quindi, presunta innocente fino a
sentenza definitiva.