
(AGENPARL) – mer 14 agosto 2024 *PONTE MORANDI, BARBERA (PRC): “COME OGNI ANNO LACRIME DI COCCODRILLO DA
PARTE DELLA POLITICA E DELLE ISTITUZIONI”*
“Quanta ipocrisia nelle parole degli esponenti istituzionali e politici nel
ricordare la tragedia del Ponte Morandi. Quella tragedia non fu casuale
perché chiama in causa non solo la società che aveva la concessione della
rete autostradale per la mancata manutenzione, ma anche anche le
responsabilità politiche dei governi che si sono succeduti negli ultimi
vent’anni. Si parte dalla vergognosa privatizzazione di un’importante
infrastruttura pubblica, la cui gestione fu svenduta ai privati senza
prevedere adeguati controlli da parte delle istituzioni e con regole tutte
a favore del concessionario, per arrivare, dopo il crollo, alla mancata
revoca della suddetta concessione e all’esborso da parte dell’erario di
circa 9 miliardi di euro per riacquisire, tramite un consorzio guidato da
Cassa Depositi e Prestiti, la gestione della suddetta infrastruttura. Tutto
ciò, nonostante le gravi responsabilità emerse a carico del concessionario
per la mancata manutenzione del Ponte Morandi. Una vera e propria beffa ai
danni dello Stato e delle famiglie delle vittime, visto che alla fine i
risarciti sono stati proprio coloro che, a causa dell’inadeguata
manutenzione, sono la causa della tragedia del Ponte Morandi. Anzi una
doppia beffa se consideriamo che, dopo 20 anni, lo Stato ha restituito al
concessionario tutto quello che aveva incassato nei vent’anni precedenti c
on la svendita della rete autostradale, visto che la somma ottenuta dall’
allora privatizzazione, pari 6,5 miliardi di euro dell’epoca, sarebbe oggi,
a valori correnti, pari alla cifra di 9,3 miliardi, cioè una somma analoga
a quanto è stato sborsato dall’erario pubblico per riottenere la gestione
della nostra rete autostradale pubblica. Ovviamente, ben altri sono stati i
risultati economici per il concessionario, visto che si parla di diversi
miliardi di euro guadagnati in questi ultimi vent’anni. Sarebbe ora che
tutti i responsabili, materiali e politici, di questa tragedia
rispondessero dei loro comportamenti, invece di fare demagogia sulla pelle
delle vittime”. E’ quanto dichiara Giovanni Barbera, membro del comitato
politico nazionale di Rifondazione Comunista.