
(AGENPARL) – lun 12 agosto 2024 Prot. n.______ Federico Marini
TURISMO – L’Isola tra le prime 5 destinazioni per “vacanze lunghe”
ma il recupero sulle presenze pre-Covid è ancora lungo: -6,2% sul 2019.
Meloni e Serra (Confartigianato Sardegna): “Necessarie nuove soluzioni per il
turismo: destagionalizzare e diversificare l’offerta oltre le coste e verso
l’interno”. Più di14milioni di presenze: 8 milioni i sardi e quasi 7 gli ospiti del
resto del Mondo.
Associazioni La Sardegna nel 2023 si è confermata tra le prime cinque destinazioni regionali
Territoriali in Italia per vacanze lunghe (4 giorni e più). L’Isola era, infatti, al quinto posto anche
Sud Sardegna
nel 2022. Per ciò che riguarda le presenze turistiche, l’Isola è 14esima in Italia, con
Cagliari 3,2% di tutte le presenze italiane. In testa il Lazio con il 10,2%, la Campania con il 4,6%
Via Riva Villasanta 241
3,4% delle presenze rispetto al 2022 mentre rispetto al 2019 il calo è del 6,2%, contro il
Oristano
Via Campanelli, 41 +17,2% del Lazio, il +8,9% della Puglia e l’8,8% della Sicilia, con una media nazionale
Nuoro 700mila, di cui 8milioni sardi e 6milioni e 700mila del resto d’Italia e stranieri.
Via Brig.Sassari, 37 Lo dicono i dati del dossier “Verso l’estate 2024”, predisposto dall’Ufficio Studi
di Confartigianato Sardegna, che ha rielaborato i numeri dell’Istat della passata
Sassari stagione turistica.
Via Alghero, 30
Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegna – ma c’è da dire che i tempi
Gallura Olbia
Via Sangallo 67 cambiano e l’offerta turistica si evolve in base alle richieste dei viaggiatori”. “I dati ci
la diversificazione dell’offerta – prosegue Meloni – il turismo estivo non è più sufficiente
per sostenere lo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità. È fondamentale
puntare a una diversa stagionalità degli arrivi per valorizzare anche le zone interne.
Questo approccio non solo contribuirà a distribuire i flussi turistici lungo tutto l’arco
dell’anno, ma permetterà anche di scoprire e promuovere le bellezze e le peculiarità dei
territori meno conosciuti. Investire nella diversificazione dell’offerta turistica significa
garantire un futuro più sostenibile e prospero per l’intero settore”.
L’analisi del turismo nel 2023 dice anche come nel “totale delle vacanze in Italia”,
la regione più frequentata sia l’Emilia Romagna (12% dei turisti), seguita da Toscana
(9%) e Trentino (8%). Tra quelle dove si trascorrono “vacanze lunghe 4 o più notti” la
classifica è aperta sempre dall’Emilia Romagna (11%), seguita da Puglia (8,9%),
Trentino (8,5%), Calabria (8,5%) e dalla nostra Isola al quinto posto con l’8,2%. Tra le
mete per le “vacanze corte 1-3 notti”, apre l’Emilia Romagna con il 14,8%, seguita dalla
Toscana con il 12,7% e il Veneto con il 10,4%.
Nelle presenze turistiche straniere, la Sardegna, con il 48%, occupa il 9° posto, con
una media italiana del 52,4%. Apre la classifica Bozano con il 70,5%, il Veneto con il
Confartigianato Imprese Sardegna
69,3% e il Lazio con il 63,7%.
“Oggi la rotta delle vacanze sta cambiando con il turista che ha un occhio più
consapevole e nella ricerca della meta preferita – prosegue Meloni – ovvero si tiene
conto di diversi aspetti legati non solo alle solite località ma anche, e soprattutto, a
quelle forme di turismo esperienziale, informato e rispettoso dei luoghi”. “C’è la
necessità di disegnare un nuovo modello di sviluppo turistico sempre più diverso da
quello convenzionale – aggiunge Daniele Serra, Segretario Regionale di
Confartigianato Sardegna – meno stagionale e capace di offrire servizi in modo
combinato alle intersezioni dei percorsi di diversi turismi esperienziali (collegati ai
cinque sensi: culturale/artistico, sportivo, slow/green/wellness, enogastronomico,
spirituale), passando dalla intermodalità logistica alla intermodalità esperienziale”.
Il turismo esperienziale, infatti, rappresenta un’evoluzione necessaria per un settore
in continua trasformazione. Non solo un nuovo modo di viaggiare, ma un’occasione per
valorizzare i territori, creare nuove opportunità lavorative e promuovere uno sviluppo
sostenibile. Un’avventura resa possibile solo dalla sinergia di tutti gli attori del settore:
enti locali, operatori turistici, comunità e viaggiatori. Insieme, creano un ecosistema di
ospitalità autentica e sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e delle culture locali.
Secondo le ultime analisi dell’ENIT, il 75% dei circa 35 milioni di Italiani che
viaggiano affermano di essere mossi da motivazioni turistiche non convenzionali,
(culturali, sportive, enogastronomiche, spirituali e di benessere in generale) che generano
un indotto importante, con una spesa media di circa mille euro per viaggio, che può
durare tra i 2 e 6 giorni. Un contributo fondamentale per il settore turistico del nostro
Paese, con enormi potenzialità di crescita e di ricadute benefiche per quei territori non
inclusi nei circuiti del turismo di massa.
Secondo l’indagine ogni esperienza di turismo non convenzionale, il 60% della
quale avviene in periodi diversi da quello estivo, corrisponde a una vacanza di 5-6 giorni
per cui si è disposti a percorrere in media circa 350 km, spostandosi al di fuori dai confini
della propria regione o di quelle immediatamente adiacenti, e a spendere mediamente
oltre 850 euro. Quello che emerge è il profilo di un viaggiatore che fa della
multidimensionalità la sua caratteristica distintiva. Un turista, insomma, che combina
almeno 3,5 esperienze diverse l’anno e replica più volte questi viaggi perché è mosso da
una molteplicità di motivazioni.
In media ogni turista si riconosce in almeno tre motivazioni differenti che lo
portano a sperimentare varie tipologie di viaggio, tra cui spiccano il “dedicarsi a sé stessi”
(47%), la possibilità di sperimentare esperienze mai provate e scoprire luoghi mai visitati
(43%, in particolare per il turismo enogastronomico), e la socializzazione.
Dato ulteriormente significativo – e che rispecchia una sensibilità sempre più
condivisa rispetto al turismo esperienziale – è l’esistenza di un 20% di viaggiatori
potenziali interessato a questa nuova modalità di visitare luoghi e che trova spazio
soprattutto tra i giovani.
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